venerdì 6 marzo 2009

GIFV su GHIACCIOFILIA Blog curato da Riccardo Cervelli

Riccardo Cervelli scrive ormai da anni con dedizione e senza fini di lucro sul blog:


"Avvenimenti, protagonisti e riflessioni sul mondo del pattinaggio artistico sul ghiaccio";

Ieri in occasione del nostro intervento ad Energethica '09 ha pubblicato alcune note che sono state presentate alla Fiera di Genova.



GIFV (Aldo e Carlo) ringraziano di cuore e di seguito si riporta il testo integrale



Glaciazione Italia Fotovoltaica (GIFV) è un'iniziativa senza fini di lucro intrapresa dal torinese Aldo De Trovato e dal biellese Carlo Guglielminotti Bianco.

Il progetto prevede innanzitutto un'indagine a tutto campo per individuare le possibili modalità di utilizzo del solare fotovoltaico per alimentare piste di ghiaccio a bassissimo consumo energetico.

GIFV verrà presentata oggi al 4° Salone Internazionale dell'Energie Rinnovabile e Sostenibile "Energetica 2009" in corso a Genova.


In quanto chi cura Ghiacciofilia è sensibile ai temi dell'energia e dell'ecosostenibilità e conosce e stima gli animatori del progetto GIFV, ha deciso di pubblicare volentieri sul blog il seguente articolo.


Arrivano i palaghiaccio “eco-sostenibili”


Raccogliere una delle eredità delle Olimpiadi di Torino 2006, quella impiantistica, lasciando un segnale concreto nel Paese dell’evento planetario anche a fronte di una generale accresciuta domanda di consumo reale di pratica del pattinaggio, come testimoniano le piste mobili natalizie in piazza sparse un po’ dovunque nella Penisola. Il tutto però nel segno del risparmio economico, energetico e nel rispetto dell’ambiente. Sono queste in estrema sintesi le risultanze dell’indagine battezzata “Glaciazione Italia Fotovoltaica”, avviata all’indomani dei Giochi Olimpici invernali da due cittadini piemontesi, il torinese Aldo Antonio De Trovato ed il biellese Carlo Guglielminotti Bianco.

Giovedì 5 Marzo, alle ore 16,30 presso il “fiore all’occhiello” del quartiere fieristico genovese, il nuovo padiglione B opera di Jean Nouvel con panorama unico sul mare, in occasione dello svolgimento dell’evento “Energethica 2009”, il salone internazionale dell’energia rinnovabile e sostenibile, scenderà in pista il progetto :

“Glaciazione Italia Fotovolatica – GIFV” (produrre ghiaccio attraverso il sole).

Sessanta minuti per ripercorrere le tappe salienti di questa iniziativa, per certi versi unica, a partire dalla genesi nel Febbraio del 2006, in coda ai Giochi Olimpici di Torino, e fino alla confezione della bozza del Decreto governativo all’esame in Roma da alcune settimane, passando attraverso la “svolta fotovoltaica”. Qui a seguire anticipiamo alcuni contenuti dell’intervento di giovedì prossimo in Genova. Una esperienza che ha raggiunto i tre anni di vita, il cui sviluppo è stato reso possibile grazie ai contributi tecnici offerti da esperti ed aziende dei settori interessati (costruzioni, industria del freddo, impianti fotovoltaici…). Ne sono scaturiti così due dossier:“Glaciazione Italia Fotovoltaica” – GIFV” recante le linee guida della ricerca, e“Prototipo Pista GIFV” incentrato sul modello di una pista di pattinaggio di base regolamentare, capace di contenere i costi energetici e rispettosa dell’ambiente.La presentazione dei due elaborati alla Sottosegreteria allo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri è in fase di organizzazione.Il dottor Ottavio Cinquanta, Presidente in carica della Isu (International Skating Union), la federazione mondiale del pattinaggio di figura e di velocità, è da tempo vicino a questa iniziativa.


L’indagine “Glaciazione Italia Fotovoltaica” ha i seguenti due obiettivi:


1) dotare di almeno una patinoire coperta dalle dimensioni omologabili per la federghiaccio (m. 26 x 56 – m. 30 x 60) le nove Regioni italiane che ne sono sprovviste (Basilicata, Calabria, Campania, Liguria, Molise, Puglia, Sardegna, Toscana ed Umbria);

2) riequilibrare in parte sul territorio nazionale l’attuale patrimonio di piste di pattinaggio su ghiaccio regolamentari concentrato nel Triveneto (il 59% dei 70 impianti censiti).

Un terzo in sintonia con i primi due: abbattere i costi energetici autoalimentandosi con fonti rinnovabili di energia.

Nel suo sviluppo ideale infatti la proposta prevede la realizzazione, attraverso un patto sinergico Stato-Regioni-Municipalità, di trentacinque nuovi impianti che porterebbe il numero complessivo di poco oltre quota cento; una cifra che avvicinerebbe l’Italia alla Francia, dove si annoverano 147 patinoire omologate, di cui l’83% realizzato sotto l’influenza delle due edizioni transalpine dei Giochi invernali: Grenoble ’68 (39%) ed Albertville ’92 (44%).Il prototipo di pista ghiaccio contemplato nello studio è il cosiddetto “impianto di esercizio” secondo i canoni del Coni (delibera di Giunta 15-7-1999): strutture fruibili innanzitutto per la pratica dell’attività di base (scuole, associazioni sportive dilettantistiche, tempo libero…).

Insomma no a cattedrali nel deserto!

L’indagine evidenzia fra l’altro il numero dei plessi di edificazione potenziali per ciascuna Regione sulla base di indici quantitativi e qualitativi a livello di distretti provinciali, la quantificazione degli investimenti su base pluriennale (10/15 anni) ed alcune soluzioni tecniche per la copertura degli stessi, quale per esempio il ricorso parziale ai fondi di cui all’art. 60 della Legge Finanziaria 2003. Non manca inoltre il richiamo all’impiego dello strumento della finanza di progetto, rilanciato dalla recentissima riforma.

“Glaciazione Italia Fotovoltaica” evidenzia che la spesa energetica è quella che incide maggiormente nei costi per la gestione di una patinoire, a causa del mantenimento dei 1.800 metri quadrati di pavimentazione ghiacciata.

Per i promotori dell’iniziativa puntare quindi nei confronti delle Municipalità su impianti “risparmiosi” non solo in termini di costi di realizzazione (impianti di esercizio), ma anche e soprattutto sotto l’aspetto gestionale e, aspetto non secondario, su impianti “eco-sostenibili” rispettosi dell’ambiente, è diventata una condizione molto importante per il successo dell’iniziativa.

La soluzione prospettata passa attraverso alcuni accorgimenti in fase di progettazione quali l’infossamento sotto il livello strada della superficie ghiacciata ed il suo frazionamento in parti (per esempio tre di 600 metri quadrati ciascuna) alimentate sotto l’aspetto energetico in modo autonomo, e soprattutto attraverso il tetto dell’impianto monofalda (si immagini una vela) ospitante un tappeto di pannelli fotovoltaici (inclinazione 30/20 gradi - esposizione a sud-est). “Produrre ghiaccio attraverso il sole” sembra un controsenso, ma per i promotori di “Glaciazione Italia Fotovoltaica”:

1) l’impianto attraverso l’energia elettrica prodotta si autoalimenterà, mitigando gli oneri energetici di gestione in maniera graduale fino quasi ad azzerarli (Centro-Sud);

2) per i Comuni committenti sarà possibile accedere ai finanziamenti dedicati fino al 100% dei costi per la realizzazione degli impianti fotovoltaici, e riuscire a pagare le rate attraverso l’incasso dell’incentivo statale in “conto energia” (Dm 19-02-2007).