venerdì 23 gennaio 2009

GIFV -La bozza del provvedimento sottoposto all'esame "tecnico" della Sottosegreteria alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega allo sport

PREMESSA

Una iniziativa di pubblico interesse ritenuta congrua e meritevole trova in un provvedimento normativo della Pubblica Amministrazione (Comune, Provincia, Regione, Stato) il suo sbocco.

I cittadini possono promuovere una iniziativa di pubblico interesse anche a livello nazionale, attraverso lo strumento giuridico della proposta di legge di iniziativa popolare che i loro delegati (senatori e/o deputati) introducono in Parlamento presso le Commissioni competenti per materia al fine di avviare l’iter. Il percorso da proposta di legge a legge dello Stato è complesso e, in linea generale, dilatato in termini di tempo, considerato anche che sono due gli organi parlamentari (Camera dei deputati e Senato della Repubblica) che si esprimono sull’approvazione.

Una legge che enuncia i principi ed i criteri generali circa un argomento di fondo, una volta approvata, necessita poi di uno o più provvedimenti cosiddetti “di attuazione”, cioè in sostanza di regolamenti che spiegano ai destinatari della norma le modalità pratiche per farla funzionare e rispettare (per esempio: gli enti pubblici di riferimento, la modulistica da utilizzare, le scadenze…). Alcuni esempi di norme di attuazione di natura “governativa”, cioè elaborati ed emanati da organi componenti il Governo: il Decreto Presidente Consiglio dei Ministri (Dpcm), il Decreto ministeriale (Dm), il Decreto interministeriale.

L’ INIZIATIVA “GLACIAZIONE ITALIA FOTOVOLTAICA – GIFV”

Dal punto di vista della sua architettura giuridica, l’iniziativa GIFV, fin dal suo avvio nel Febbraio del 2006 da parte di due cittadini piemontesi, non è stata concepita come una possibile “proposta di legge di iniziativa popolare”, poiché, secondo gli stessi promotori, esistevano ed esistono due leggi dello Stato in materia di opere di pubblico interesse (la Legge 27 Dicembre 2002, n. 289, e la Legge 26 Ottobre 2003, n. 291) propedeutiche alla “attuazione” del progetto.

Quindi si trattava di elaborare la bozza di uno o più strumenti governativi (Dpcm, Dm …) da “appoggiare” sulle suddette leggi che, per certi versi, potrebbero essere viste come delle cosiddette “leggi quadro”: c’è la cornice (appunto la legge), occorre riempire la tela interna con il contenuto (decreti).

Come ha deciso di muoversi GIFV, una volta conosciuto nella Primavera del 2008 l’impianto strutturale dell’odierno Governo?

Il progetto GIFV investe materie di competenza di diversi dicasteri: Ministero per i Beni e le Attività Culturali (fondi Arcus), Ministero per le Infrastrutture ed i Trasporti (opere pubbliche), ed ancora Ministero per l’Ambiente (pannelli fotovoltaici); di fondo esso tratta di impiantistica sportiva, di sport, la cui trattazione, con la soppressione del relativo ministero, è stata delegata dall’Ufficio della Presidenza del Consiglio dei Ministri ad una delle Sottosegreterie presso la Presidenza stessa.

GIFV ha elaborato di conseguenza la bozza di un Decreto Presidente del Consiglio dei Ministri, di cui la Sottosegreteria dovrebbe farsi ispiratrice nello svolgimento del doppio ruolo di promozione e di regia dell’iniziativa nei confronti dei dicasteri sopra indicati.

LA BOZZA DEL PROVVEDIMENTO

Per amore di trasparenza, che si ritiene stia alla base di una rete sociale (social network), e quindi in primo luogo verso coloro che hanno aderito, aderiscono, stanno aderendo ed aderiranno a questa iniziativa, GIFV rende pubblica la bozza della sua “Proposta di Decreto Presidente del Consiglio dei Ministri” all’esame dei competenti uffici presso la Sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega allo Sport in Roma.

In essa, in fondo, è racchiusa la sintesi di questa singolare esperienza.

* * *

B O Z Z A 4

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri …

Criteri dei parametri per la contribuzione statale a favore di un progetto su scala nazionale di realizzazione diffusa e razionale di impianti sportivi di base nell’àmbito degli sport del ghiaccio
alimentati da fonti rinnovabili di energia

(Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale …, n. ...)

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Il Presidente del Consiglio dei Ministri

Visto l’art. 157 del Decreto Legislativo 31 Marzo 1998, n. 112 in base al quale la competenza alla predisposizione di programmi di impiantistica sportiva è stata trasferita alle Regioni ed è stata riservata allo Stato la determinazione dei criteri relativi agli interventi;

Visto l’art. 60, comma 4 della Legge 27 Dicembre 2002, n. 289, con il quale è stato garantito il periodico rifinanziamento delle attività del Ministero per i Beni e le Attività Culturali;

Visto l’art. 2 della Legge 16 Ottobre 2003, n. 291 recante l’istituzione di Arcus spa, Società per lo sviluppo dell’arte, della cultura e dello spettacolo, avente il compito di attuare interventi nei predetti settori, oltre che in quello sportivo, sotto la vigilanza del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e di concerto con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;

Al fine di assicurare la realizzazione di interventi diretti a fronteggiare la carenza e la disomogeneità sul territorio nazionale di strutture di base per la pratica degli sport del ghiaccio anche in prospettiva della organizzazione in Italia dei Campionati Mondiali di Pattinaggio di figura del 2010;

Sentita la Federazione Italiana Sport del Ghiaccio (F.I.S.G.);

Sentita la Conferenza Unificata nella seduta del …

Decreta:

1. Destinatari della contribuzione statale

Possono accedere alla contribuzione statale prevista dal presente decreto, in presenza dei prescritti requisiti, i Comuni (singoli od associati) nella misura per ciascuna Regione indicata nella seguente tabella:

Regione

Numero plessi

* Piemonte

4

* Lombardia

da 2 a 4

* Veneto

da 2 a 3

* Friuli Venezia-Giulia

2

* Liguria

1

* Emilia-Romagna

da 2 a 3

* Toscana

4

* Marche

1

* Umbria

1

* Lazio

2

* Campania

2

* Molise

1

* Puglia

2

* Basilicata

1

* Calabria

1

* Sicilia

2

* Sardegna

1

2. Criteri di priorità

Ai fini dell’ottenimento della contribuzione statale, e stante la particolare tipologia degli impianti oggetto del presente decreto, i programmi regionali degli interventi dovranno uniformarsi ai criteri di priorità appresso indicati:

a) l’ assenza di impianti omologati dalla F.I.S.G. nell’arco di 40 chilometri, con esclusione delle Città metropolitane;

b) la realizzazione contestuale e connessa all’impianto sportivo di congegni per l’alimentazione energetica dello stesso attraverso l’impiego di fonti rinnovabili di energia;

c) l’applicazione delle disposizioni in materia di eliminazione delle barriere architettoniche;

d) la previsione all’interno degli impianti di uno spazio destinato a Museo tematico che abbia come oggetto la valorizzazione di elementi del patrimonio e della tradizione sportiva locali (*).

3. Contribuzione statale

E’ autorizzata la spesa di 1.897.087 euro per ciascuno degli anni dal … al … (10 anni) (OPPURE: è autorizzata la spesa di 1.264.725 per ciascuno degli anni dal … al … - 15 anni) a valere nell’àmbito delle risorse di cui all’articolo 60, comma 4, della legge 27 dicembre 2002, n. 289, per la concessione di contributi in conto capitale ai Comuni in cui si realizzano interventi di costruzione di cui al presente decreto, con il limite massimo di 542.025 euro per ciascun intervento e di 35 interventi complessivi. I contributi sono concessi con decreto del Ministro per i Beni e le Attività Culturali, d’intesa con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.

4. Modalità di presentazione delle istanze

Le modalità ed i termini di presentazione delle istanze e della relativa documentazione, ed i criteri di formazione delle graduatorie sono stabiliti dai competenti organi regionali e comunicati al Ministero per i Beni e le Attività Culturali entro novanta giorni dalla data di pubblicazione del presente decreto sulla Gazzetta Ufficiale.

Entro i successivi centottanta giorni le regioni trasmettono i programmi regionali degli interventi ai fini delle conseguenti determinazioni in ordine alla erogazione dei contributi statali.

Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, previa registrazione da parte della Corte dei conti.

Roma, …

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(*) Al fine della applicazione coerente del meccanismo di cui all’art. 60, comma 4 della Legge 27 dicembre 2002, n. 289, invocato dai promotori del Progetto “Glaciazione Italia Fotovoltaica”, si invita il legislatore di voler valutare l’inserimento del “vincolo museale”, in analogia a quanto previsto dall’art. 1, coma 1, lettera b) del Decreto 17 novembre 2004 (Criteri e modalità per la ripartizione e l’assegnazione delle risorse attribuite all’Istituto per il Credito Sportivo, ai sensi dell’articolo 3 della Legge 29 dicembre 2003, n. 376). Anche in tale occasione si trattava di risorse finanziarie concesse dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali all’Ics.

B O Z Z A 1

Relazione di accompagnamento al

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri …

Criteri dei parametri per la contribuzione statale a favore di un progetto su scala nazionale di realizzazione diffusa e razionale di impianti sportivi di base nell’àmbito degli sport del ghiaccio
alimentati da fonti rinnovabili di energia

L’Italia nell’inverno del 2006 ha ospitato le Olimpiadi invernali di Torino. Tra le eredità lasciate al Paese da questo evento planetario, quella della impiantistica sportiva nel settore del ghiaccio spicca anche in considerazione della accresciuta domanda di pratica delle attività del pattinaggio di figura nel Paese.

Una economia reale intorno a questa attività è possibile in Italia, a patto che la carenza generale e la disomogeneità del patrimonio impiantistico di settore siano affrontati. Settanta sono gli impianti al febbraio 2006 censiti dalla Federazione Italiana Sport del Ghiaccio (Fisg), di cui il 59% collocati nel Triveneto (29 nel solo Trentino-Alto Adige dove, non a caso, si registra una produzione ed uno scambio di beni e servizi legati in via diretta o per indotto al settore).

Il legame intrinseco fra impiantistica sportiva e sviluppo di una economia reale è testimoniato dal nuoto, disciplina olimpica, secondo sport praticato in Italia dopo il calcio con un patrimonio di piscine riscontrato dal CNEL nel 2003 di 6.045 strutture, e dal golf, sport non olimpico, che a tutto il 2005 registrava 276 impianti omologati dalla federazione.

L’esempio europeo più eclatante in tal senso e restando nel comparto in questione è la Francia, con un patrimonio di 147 patinoire omologate fino a febbraio 2006, di cui l’83% realizzato a cavallo dei due eventi olimpici invernali ospitati dalla nazione transalpina: Grenoble 1968 ed Albertville 1992.

Nel rispetto dell’autonomia programmatica regionale in materia di impiantistica sportiva sancita dall’art. 157 del Decreto Legislativo 31 Marzo 1998, n. 112, il Decreto fissa i criteri dei parametri per una contribuzione statale parziale a favore di quegli enti locali che, all’interno di un piano coordinato nazionale di interventi volto a fronteggiare la carenza e la disomogeneità territoriale di strutture del comparto degli sport del ghiaccio, realizzeranno in via diretta od attraverso concessionari impianti sportivi di base (ex delibera Giunta C.O.N.I. 15 luglio 1999) alimentati da fonti rinnovabili di energia.

Si giunge così a coniugare all’interno di questo piano pluriennale a sostegno di una economia reale specifica investimenti in opere di urbanistica ed energie rinnovabili, vale a dire una delle principali soluzioni auspicate dai principali governi nel mondo per mitigare le conseguenze della delicata situazione economico-finanziaria che sta interessando il pianeta.

Senza contare che la fonte delle risorse per la copertura della contribuzione statale, derivando dal meccanismo del ristorno ex comma 4, art. 60 della Legge 27 dicembre 2002, n. 289, sul valore delle opere deliberate Cipe, non fa che incrementare la virtuosità di un circuito in cui le grandi opere pubbliche alimentano altre opere pubbliche.

Si passa ora all’esame in dettaglio dei quattro paragrafi costituenti il Decreto.

Al primo paragrafo (Destinatari della contribuzione statale), attraverso una apposita tabella, vengono indicati per ciascuna Regione il numero dei plessi di edificazione oggetto di contribuzione statale.

L’assenza delle Regioni Abruzzo, Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta, rispettivamente già dotate di due, di ventinove e di due strutture omologate, va letta nell’ottica della ratio legis del provvedimento tendente ad un sostanziale riequilibrio ragionato del patrimonio impiantistico del comparto sul territorio nazionale, tenuto conto delle diverse peculiarità geofisiche ed antropologiche dello stesso.

A ribadire la linea ispiratrice di cui sopra l’ “assenza” di impianti limitrofi omologati dalla Federazione Italiana Sport del Ghiaccio (Fisg) è posta al primo punto (sub-a) del paragrafo 2 recante i Criteri di priorità ai quali dovranno attenersi i programmi regionali nella stesura delle graduatorie degli enti locali ai fini della assegnazione della contribuzione statale, con esclusione delle Città metropolitane (Bari, Bologna, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Torino e Venezia).

Secondo tra i requisiti prioritari, ma di fatto caratterizzante un piano che si prefigge di incentivare l’impiego diffuso di fonti energetiche rinnovabili (a partire da quella solare) all’interno dell’intiero settore impiantistico sportivo, assurgendo ad esperienza pilota nazionale, è quello della previsione da parte degli enti locali istanti di dotare di siffatti impianti la struttura sin dalla fase progettuale.

Il “requisito museale”, di cui al punto sub-d) del paragrafo, ricalca in analogia quanto previsto dall’art. 1, coma 1, lettera b) del Decreto 17 novembre 2004 in materia di risorse attribuite al settore sportivo dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

Il terzo paragrafo (Contribuzione statale) definisce i confini dell’intervento da parte dello Stato in termini di:

- importo complessivo: € 18.970.870;

- importo annuale per ciascuno dei dieci anni (oppure: dei quindici anni): € 1.897.087 (oppure: € 1.264.725);

- importo per ciascuno impianto: € 542.025;

- numero complessivo degli impianti sovvenzionati: 35.

Le procedure ed i tempi di attuazione del piano sono indicati nel quarto paragrafo (Modalità di presentazione delle istanze).

Nel caso in cui una o più Regioni non presenteranno alcuna candidatura da parte degli enti locali, l’eventuale riassegnazione dei fondi di spettanza e le conseguenti modalità saranno oggetto di un successivo provvedimento.

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mercoledì 21 gennaio 2009

GIFV - Pattinaggio senza ... ghiaccio

La carenza di piste ghiaccio fisse, coperte e regolamentari nel Paese è una delle questioni centrali affrontate dalla esperienza GIFV, che nel prossimo mese di Febbraio toccherà i tre anni di vita. Al di fuori di GIFV, nel corso di questo lasso di tempo la tematica è stata trattata in alcune occasioni. Ne ricordiamo in questa sede tre.

In Bolzano, il 27 Maggio 2006, l’Assemblea nazionale della Federazione Italia Sport del Ghiaccio (Fisg) al neo eletto Consiglio Federale rivolge l’invito, compatibilmente con il disbrigo delle pratiche di ordinaria amministrazione non sempre semplice per un ente federale multi disciplina, ad affrontare l’argomento anche sull’onda dei Giochi Olimpici di Torino 2006.

Sull’edizione di martedì 30 Gennaio 2007 del quotidiano sportivo torinese “Tuttosport”, è la Vice Presidente Nazionale della Federghiaccio e Responsabile del settore figura, la signora Nicoletta Vio Petrini, che, nel commentare la positiva partecipazione al torneo continentale in Varsavia della massima rappresentativa, sottolinea come questa ultima rappresenti il vertice di un movimento che potrebbe esprimere ulteriori valori in presenza di più impianti. Si legge tra l’altro: “Per allargare la base dobbiamo andare anche in altre Regioni. Potremmo partire subito con Liguria, Emilia Romagna, Marche dove c’è tradizione di rotelle. Mi auguro arrivi finalmente il palaghiaccio a Roma. Per scendere sino a sud. Ma pure al nord bisogna trovare soluzioni, le società hanno dovuto respingere troppe richieste di iscrizioni. Anche a Torino e in Piemonte dove si brucia di passione”.

Tra questi due episodi, legati per altro al mondo istituzionale degli sport del ghiaccio, nella puntata del 23 Ottobre 2006 di un programma mattutino di approfondimento sul network multimediale Repubblica Radio-TV, condotto da Paolo Garimberti, si parla dell’argomento, annunciato dal titolo esplicito “Pattinaggio senza ghiaccio”. Una vetrina forse non molto diffusa, ma prestigiosa, tenuto conto che, oltre alla autorevolezza del conduttore, i temi trattati ordinariamente nel programma risultano di alto profilo.

martedì 20 gennaio 2009

GIFV - Roma, dovrebbe partire il conto alla rovescia

Nell’era di internet in genere lo start-up di una iniziativa passa anche attraverso un sito web di lancio. Per GIFV, esperienza per certi versi rivoluzionaria, l’ordine si è capovolto: il progetto, avviato sull’asse Biella-Torino nel Febbraio del 2006 con obiettivo Palazzo Chigi, nella sua quasi intierezza è sbarcato in rete (Facebook e Blog) a Capodanno, allorché la documentazione era già approdata da alcune settimane nella Capitale.
Dai primi giorni di Dicembre i dossier sono infatti oggetto di esame da parte del dottor Salvatore Proto, Responsabile impiantistica sportiva presso l’Ufficio di Sottosegreteria alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega allo sport, presieduto dal Sottosegretario On. Rocco Crimi.
Una volta recapitato il plico, il programma prevedeva l’avvio in parallelo della fase di concertazione politica. In che cosa consiste? In una audizione al cospetto del Sottosegretario con delega allo sport, On. Rocco Crimi, dei referenti in Roma del progetto, i senatori Lucio Malan e Gilberto Pichetto Fratin, incentrata sulla candidatura di GIFV ad assurgere a materia di decretazione governativa (un decreto Presidente del Consiglio dei Ministri piuttosto che un decreto interministeriale, tenuto conto che il tema interessa più dicasteri, il tutto su iniziativa e dietro il coordinamento da parte della Sottosegreteria con delega allo Sport). In altre parole la Sottosegreteria con delega allo sport, fatto proprio il progetto, sulla base dei poteri e delle competenze conferitole con Decreto Presidente Consiglio dei Ministri 13 Giugno 2008, dovrebbe farsi promotrice e regista dell’operazione attraverso uno o più tavoli di concertazione con i ministeri interessati, la Conferenza Stato-Regioni, il Coni e la Federghiaccio.
Nel caso in cui la Sottosegreteria con delega allo sport sposasse il progetto GIFV, e nell’ipotesi in cui si decidesse di puntare sulla prima opzione proposta in materia di contribuzione statale (fondi Arcus spa), un ruolo di indirizzo fondamentale verrebbe svolto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali di concerto con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nel destinare, anche sulla base di precedenti significativi (Legge n. 291/2003), un rivolo del 3% delle opere pubbliche deliberate Cipe al piano GIFV. Soluzione che, impiegando una quota di risorse già impegnate nel bilancio dello Stato, dovrebbe trovare il consenso anche da parte del Ministero dell’Economia. La opzione Arcus è la prima di una gamma di soluzioni alternative contenute nel dossier GIFV.
GIFV ritiene che si possa affermare che il progetto rappresenterebbe per tutta una serie di motivi, a partire da quello del modello innovativo anche per gli altri Paesi della Ue, una sorta di fiore all’occhiello per la Sottosegreteria alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega allo Sport; i presupposti ci sono: da Torino 2006 a Torino 2010, passando attraverso i dati dell’indagine Eurisko Gfk (2008).
L’incognita circa l’accoglimento governativo della candidatura di cui si diceva in apertura potrebbe essere racchiusa intorno alla valutazione delle possibili conseguenze che un progetto per certi versi “rivoluzionario” come GIFV potrebbe arrecare in termini di possibili incrinature di certi equilibri interdisciplinari nell’àmbito del panorama politico sportivo, per esempio rispetto al lungo e delicato percorso parlamentare del disegno di legge in materia di stadi ed altri impianti per sport professionistici di nuova generazione.
Nel corso di questa settimana dovrebbe essere formalizzata al Sottosegretario con delega allo sport, On. Rocco Crimi, la richiesta di audizione.

domenica 18 gennaio 2009

GIFV - PattinanTO una domenica sul ghiaccio ... fotovoltaico


Una domenica diversa questa datata 18 Gennaio 2009 per atleti, genitori e simpatizzanti dell’Associazione sportiva dilettantistica PattinanTO: dopo la consueta pratica sulla pista 2 del complesso PalaTazzoli in Torino, un po’ di … teoria. Un rapido spuntino per recuperare le energie, e l’ampio locale spogliatoio si trasforma in una accogliente sala riunioni.
Puntuale alle ore 15:00 la responsabile del sodalizio, la signorina Fiammetta Panaro, coadiuvata dalla signorina Tatiana Litvinov, entrambe fondatrici del club, apre questa sessione di lavori straordinaria; all’ordine del giorno: Glaciazione Italia Fotovoltaica.
Non mancano alcuni ospiti giunti da fuori Regione: da Milano il signor Maurizio Fabbri, che Torino conosce bene da responsabile tecnico del ghiaccio presso il PalaVela in occasione degli eventi internazionali della figura di questi ultimi anni, e dalla Città della Lanterna il Presidente dell’Ice Club Genova, il signor Franco Aromando, in rappresentanza di quella nutrita fetta della comunità di “Zena” che alle autorità amministrative chiede da tempo una pista fissa, coperta e regolamentare.
Adesso la parola passa ai promotori dell’iniziativa, che il prossimo 26 Febbraio raggiungerà i tre anni di vita. Un’ora fitta di informazioni circa la sua genesi, gli obiettivi, gli sviluppi, i diversi aspetti: economico, giuridico, finanziario, politico, architettonico ed energetico. Qui nel capoluogo torinese la “fame di ghiaccio” in sostanza è stata soddisfatta, tuttavia la platea è attenta ed incuriosita per un progetto che, raccogliendo una delle eredità dei Giochi Olimpici torinesi, intende recare ad altre comunità istanti nella Penisola le emozioni uniche ed il piacere di glissare sul ghiaccio di una pista fissa, coperta e regolamentare. Ed allora a seguire, spontaneo, sboccia il dialogo costruttivo ricco di interventi e soprattutto di spunti di riflessione per i relatori. Franco Aromando cerca di comprendere se un dì il caldo sole ligure alimenterà una pista vera, e Maurizio Fabbri dà la sua benedizione a GIFV. La seduta può essere sciolta.

lunedì 12 gennaio 2009

GIFV - Il successo del golf grazie anche all'impiantistica

Nella rete sociale Facebook , tra gli “elementi pubblicati” nel “Gruppo” Glaciazione Italia Fotovoltaica, cliccando su www.megaupload.com (alla voce Tomo 1) il lettore può accedere alla consultazione del primo dossier del progetto GIFV, quello recante le linee guida dell’esperienza.
Oltre alla comparazione dei patrimoni di piste ghiaccio italiano e francese (vedi post di giovedì 8 Gennaio 2009), il suddetto testo contiene un paragrafo che, prendendo spunto dal raffronto, all’interno dei confini italiani, fra pattinaggio di figura e golf (discipline non di squadra), invita a riflettere in merito ad una, forse la principale, delle ragioni della crescita, sotto diversi aspetti, del giuoco e sport del golf. Nel graduale boom italiano di questi ultimi anni della sua pratica non c’è dubbio che i quasi 300 campi omologati dalla Federgolf hanno avuto un peso determinante. In altri termini intorno al golf si è sviluppata una economia reale (indotto diretto: industrie edili, di attrezzature ed accessori, dell’abbigliamento tecnico del settore; indotto indiretto: pubblicazioni, siti-web, tour operator…) che è cresciuta in modo esponenziale con quella del numero delle strutture e quindi del movimento dei praticanti a vari livelli (amatoriali ed agonistici). Da diversi anni intieri programmi di riqualificazione urbana soprattutto nel Centro-Sud della Penisola ruotano intorno alla realizzazione di impianti di golf (esempio quello relativo al basso Sulcis). Ed allora forse non è un caso se ad oggi l’unica candidatura alternativa a Gianni Petrucci alla presidenza del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (Coni) è quella di Franco Chimenti, riconfermato Presidente della Federazione Italiana Golf, disciplina sportiva che, tra l’altro, non è neppure inserita nel programma di gare dei Giochi Olimpici. Doti personali a parte, è da ritenersi che il boom simbiotico strutture-tesserati sia stato un elemento di valutazione non insignificante nella decisione.
Per concludere, la cartina al tornasole di quanto sopra ce la offre il secondo sport italiano, il nuoto, con le sue 6.045 piscine censite a tutto il 2003 dal Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (Cnel). Impianti natatori che, entrati ormai nel “patrimonio sociale” di una buona fetta dei circa 8.100 Comuni d’Italia, con le piste ghiaccio possiedono quale denominatore comune i significativi costi energetici di gestione.

venerdì 9 gennaio 2009

GIFV - Tra misura anti-crisi e ricetta "salva ghiaccio", fin dal presente

E’ azzardato valutare il progetto “Glaciazione Italia Fotovoltaica” alla stregua di un piccolo contributo alla ricerca ed alla elaborazione di misure anti-crisi per il Paese?

Il “manifesto” di fondazione dell’esperienza GIFV (Febbraio 2006) enuncia, nello sviluppo dell’ “economia reale” intorno al pattinaggio di figura, la spinta propulsiva alla realizzazione del piano pluriennale di edificazione di impianti a livello nazionale. Là dove si concentra il 59% delle piste ghiaccio omologate Fisg (Federazione Italiana Sport del Ghiaccio), nel Triveneto, esiste quella economia, perché ci sono i diversi operatori sul mercato (le famiglie, le scuole, le associazioni, le aziende, gli enti pubblici …) che scambiano in maniera sistematica e continua beni e servizi legati, in via diretta od indotta, allo sfruttamento di quel patrimonio impiantistico.
Nel Febbraio del 2006 si era ben lungi dal pensare che a distanza di circa due anni e mezzo quella locuzione, economia reale, sarebbe diventata in bocca agli statisti di mezzo mondo una sorta di panacea di tutti i mali della delicata crisi in atto. Tra le varie ricette economiche in quella direzione, tiene banco nelle principali capitali quella riassunta nella formula: opere pubbliche (infrastrutture) più energie rinnovabili (la c.d. “green economy”).
Il progetto GIFV, a ben pensarci, si spinge persino oltre, propugnando che un rigagnolo di quel 3%, a titolo di indennità paesaggistica, calcolato e stornato dal valore delle grandi opere pubbliche in tutto il Paese, sia reinvestito quale contribuzione statale a favore degli Enti locali (Regioni e Comuni) interessati ad intraprendere la realizzazione di impianti del ghiaccio ecosostenibili. Quindi infrastrutture (strade, linee ferroviarie, porti, gallerie, ponti…) che alimentano altre infrastrutture (sport e tempo liberi), queste ultime in più sostenibili sia in termini ambientali che gestionali (costi energetici).

Ed è proprio sotto questo ultimo aspetto che GIFV chiama ad una seconda considerazione di fondo, il cui “padre” è un componente il Consiglio Direttivo Nazionale della Fisg, il sig. Dario Saletta; ebbene il sig. Saletta invita a cogliere in GIFV anche il seguente messaggio di fondo: il futuro degli impianti italiani regolamentari per la pratica delle attività sportive e ricreative legate al mondo del ghiaccio passa anche e soprattutto dal “risparmio energetico”, attraverso l’impiego di fonti energetiche rinnovabili (solare in testa).
In alternativa a medio-lungo termine - aggiunge GIFV – non è da escludere il ricorso graduale al “ghiaccio finto” (sintetico). Presso l’Isu - International Skating Union, la federazione mondiale del pattinaggio di figura e di quello di velocità in Davos, ne stanno prudentemente riflettendo.

Un terzo punto chiave dell’iniziativa GIFV è il seguente: non contestualizziamo un progetto di investimenti di natura pluriennale (10-15 anni) nella congiuntura delicata in cui nasce.
In proiezione:
- l’ avvio del processo federalista;
- l’ entrata in vigore del nuovo Patto di Stabilità degli Enti locali con l’apertura sugli investimenti in opere pubbliche “non incidenti”;
- il rilancio del Piano decennale delle grandi opere pubbliche (e di conseguenza del meccanismo di alimentazione dei fondi ex art. 60, c. 4 della Legge 27-12-2002, n. 289 – Finanziaria 2003);
- il rilancio dello strumento della finanza di progetto (project finance);
- il rilancio della Cassa e Depositi spa;
- la nascita della Banca del Mezzogiorno;
- le fonti energetiche rinnovabili che, nucleare a parte, saranno sempre più denominatore comune delle politica energetica della Ue, al quale l’Italia difficilmente potrà sottrarsi,
sono qualcosa di più di semplici segnali che fan sì che GIFV possa trovare una sua congrua collocazione dal presente nel prossimo futuro.

giovedì 8 gennaio 2009

GIFV - Piste ghiaccio regolamentari in Italia ed in Francia

Nella immagine sottostante sono evidenziati gli impianti di dimensioni regolari comunque omologabili oscillanti fra quelle minime (m. 26 x 56) e quelle tradizionali (m. 30 x 60) presenti in Italia.
In tutto 70 piste concentrate per il 60% nel Triveneto che non soddisfano a pieno la domanda di consumo diretto di pattinaggio di figura. di consumo diretto di pattinaggio di figura. di consumo diretto di pattinaggio di figura.

In Francia abbiamo censito circa 150 patinoire dello stesso tipo.
Ciò che colpisce in particolare è la distribuzione relativamente uniforme di questo patrimonio.
La Francia, ricordiamolo, ha ospitato due Olimpiadi nel secondo dopo-guerra: Grenoble (1968) ed Albertville (1992); valutando in 16 anni, 8 ante ed 8 post evento, il periodo di “influenza olimpica” sulla volontà edificatoria, siamo giunti alle seguenti risultanze:
- l’83% del patrimonio impiantistico transalpino ricade sotto i due periodi di influenza olimpica, rispettivamente il 39% per Grenoble (58 patinoire su 147) ed il 44% per Albertville (64 su 147).


Constatato che in Italia nei primi otto anni (1999/2006) del periodo di “influenza olimpica” di Torino 2006 ben poco è stato realizzato al di fuori del soddisfacimento del fabbisogno impiantistico indispensabile per l’evento nella metropoli piemontese e nel suo hinterland, l’auspicio è quello che si possano trovare l’ispirazione e la volontà per elaborare una pianificazione ragionata "post olimpica".

GIFV - Presentazione iniziativa ad A.S.D. PattinanTO


Il consiglio direttivo dell’A.S.D. PattinanTO ci ha chiesto di avere maggiori informazioni sull’iniziativa GIFV, abbiamo quindi dato la nostra disponibilità e concordato un incontro per il 18 Gennaio alle ore 14,30 al Palatazzoli (TO).

Ecco il testo dell’invito inoltrato ai soci :

In queste settimane a Roma in alcuni palazzi della politica è sotto esame di tecnici e politici un progetto in materia di impiantistica nel settore degli sport del ghiaccio battezzato "Glaciazione Italia Fotovoltaica - GIFV" - per sviluppare in Italia un'economia reale intorno al pattinaggio di figura attraverso "piste di esercizio" capaci di contenere i costi energetici e rispettose dell'ambiente.

Se siete interessati a conoscere da vicino il progetto potrete partecipare all'incontro con i relatori dello stesso Aldo De Trovato e Carlo Guglielminotti Bianco.
Il luogo dell'incontro è a Torino c/o il Palatazzoli il giorno 18 gennaio alle ore 14,30 (dopo la pattinata).

Vi aspettiamo numerosi!
Consiglio
Direttivo A.S.D. PattinanTO.

mercoledì 7 gennaio 2009

GIFV – L’Italia dei Comuni





I destinatari privilegiati del progetto GIFV sono gli Enti locali, ed in particolare i Comuni che, insieme con le Regioni, hanno competenze dirette in materia di impiantistica sportiva.




In Italia si contano circa 8.100 Municipalità.




A livello nazionale esiste l’Anci, l’Associazioni Nazionale dei Comuni Italiani, con sede in Roma, una sorta di associazione di categoria che le rappresenta di fronte agli altri Enti locali (Province e Regioni) ed allo Stato.




L’Anci edita una rivista bimensile che raggiunge la quasi totalità delle Municipalità. In essa sono contenuti i più svariati temi che possono interessare la vita amministrativa di questi enti nei diversi settori in cui essa si ramifica (Assessorati).
Ecco allora che per GIFV la pagina dedicata all’iniziativa sull’ultimo numero 2008 della rivista, quella di novembre/dicembre,




rappresenta senza dubbio una potenziale vetrina ideale per segnalare a Sindaci, Assessori e Consiglieri comunali in tutta Italia l’opportunità di prendere in considerazione la svolta verso l’era del “green ice” nell’impiantistica sportiva.




In questo senso un riscontro favorevole è giunto dal Responsabile Anci per il settore Giovani e Sport, il sig. Roberto Pella.

GIFV – Le prime dieci righe …


Vengono dedicate al progetto venerdì 12 Dicembre 2008 dal quotidiano “Corriere dello Sport” le prime dieci righe.

Più di due anni di elaborazione ed altrettanti dossier confezionati per un totale di circa 150 pagine sono difficilmente sintetizzabili in un tale spazio, ma per GIFV è significativo che il ghiaccio sia stato rotto da un mezzo di informazione particolarmente diffuso nel Centro-Sud della Penisola, proprio là dove sono presenti in maggioranza le Regioni sprovviste di una pista ghiaccio coperta, fissa e regolamentare.
Dalla tastiera del giornalista esce anche un “…via al progetto …” anticipato, da leggersi per GIFV come bene augurante ai fini dell’esito dell’iter presso le Istituzioni competenti in Roma.

martedì 6 gennaio 2009

GIFV - Le tappe principali del progetto

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26 Febbraio 2006
Si concludono le Olimpiadi di Torino 2006, prende avvio il progetto “Glaciazione Italia Fotovoltaica – GIFV” nella mente e nell’animo di Aldo De Trovato (Torino) e di Carlo Guglielminotti Bianco (Biella).

25 Aprile 2006
Viene delineata la strategia: gli Enti locali saranno i destinatari dell’iniziativa, previi imprimatur più contribuzione parziale dello Stato centrale, e bandi ad hoc a cura delle Regioni.
La prima versione del dossier 1 contenente le linee guide del progetto GIFV prende forma.

26 Aprile 2007
Il progetto GIFV viene ufficialmente presentato in Biella all’euro-parlamentare, sig. Gianluca Susta, al fine di avviare la concertazione politica in Roma per quanto attiene al Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Dipartimento Sport (MiBac).
Nel frattempo si mette in cantiere il dossier 2 per delineare il “prototipo” della pista ghiaccio GIFV, la “pista di esercizio” (non cattedrale nel deserto) capace di contenere i costi energetici e rispettosa dell’ambiente.

8 Maggio 2007
Il progetto GIFV viene ufficialmente presentato in Torino al consigliere della Amministrazione Regionale del Piemonte, sig. Marco Bellion, al fine di avviare la concertazione politica in Roma per quanto attiene al neonato Ministero per le Politiche Giovanili e le Attività Sportive (Pogas).

28 Maggio 2007
Il progetto GIFV viene ufficialmente presentato in Milano al Presidente della International Skating Union (Isu – Davos), membro del Comitato Olimpico Internazionale (Cio – Losanna) e della Giunta Nazionale del Comitato Olimpico Italiano (Coni), sig. Ottavio Cinquanta.
Dietro suo preciso impulso, il dossier 1 viene integrato con il sotto-progetto battezzato “Gli angeli delle patinoire” ed incentrato sul reclutamento e la formazione sistematici sul territorio degli addetti all’animazione delle piste GIFV.

23 Gennaio 2008
Cade il Governo Prodi. Il tavolo in Roma con Mibac e Pogas svanisce.

11 Marzo 2008 / 18 Aprile 2008
L’iniziativa GIFV si fa promotrice in Torino di una sperimentazione parziale dell’applicazione dell’energia fotovoltaica nel settore degli impianti degli sport del ghiaccio: il gruppo Enel, previa autorizzazione congiunta dell’ Assessore all’Ambiente (sig. Domenico Mangone) e dell’Assessore allo Sport (sig. Renato Montabone), svolge uno studio di fattibilità in merito all’ipotesi di installazione di un impianto fotovoltaico sui tetti del complesso PalaTazzoli in Torino.

22 Aprile 2008
Alla presenza del Presidente del Comitato Regione Piemonte della Federazione Italiana Sport del Ghiaccio (Fisg), sig. Marco Bellion, il progetto GIFV viene ufficialmente presentato in Torino al neo-senatore della Repubblica Italiana, sig. Gilberto Pichetto Fratin.

7 Agosto 2008
I dossier 1 (ottava versione) e 2 (concluso il 31 Luglio) vengono presentati in Biella al senatore, sig. Gilberto Pichetto Fratin, al fine di avviare la concertazione politica in Roma per quanto attiene la neonata Sottosegreteria alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega allo Sport, retta dall’On. Rocco Crimi.

26 Novembre 2008
Il progetto GIFV viene ufficialmente presentato in Torino al Componente il Consiglio Direttivo Nazionale della Federazione Italiana Sport del Ghiaccio, sig. Dario Saletta che, al termine dell’incontro, si impegna a coinvolgere per la fase di concertazione politica il senatore della Repubblica Italiana, sig. Lucio Malan.

2 Dicembre 2008
L’esame tecnico del progetto GIFV viene assegnato al Responsabile dei Servizi Impiantistica Sportiva presso la Sottosegreteria alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega allo Sport, dottor Salvatore Proto, già Dirigente Capo del Dipartimento Sport e Spettacolo del MiBac.

15 Dicembre 2008
Per supportare in sede politica i dossier GIFV 1 e 2, Aldo De Trovato e Carlo Guglielminotti Bianco acquisiscono in Milano a titolo definitivo dal committente, Fenice Motion Picture Communication srl, il diritto non esclusivo ad utilizzare i dati e le risultanze della prima ricerca demoscopica nella storia del Paese sul rapporto fra gli Italiani ed il pattinaggio artistico, condotta nei mesi precedenti dal gruppo specializzato GfK Eurisko.

29 Dicembre 2008
Un estratto ragionato dell’indagine GfK Eurisko “Le potenzialità del pattinaggio sul ghiaccio” viene consegnato nel corso di un incontro in Biella al senatore Gilberto Pichetto Fratin che, alla ripresa dei lavori parlamentari nel 2009 in Roma, si coordinerà di intesa con il senatore Lucio Malan, a ciò sensibilizzato, al fine di avviare le premesse per un dialogo costruttivo e proficuo con il titolare della Sottosegreteria alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega allo Sport, On. Rocco Crimi.

31 Dicembre 2008
Grazie ad Aldo De Trovato il progetto GIFV sbarca su Facebook.

GIFV - Glaciazione Italia Fotovoltaica : Obiettivi

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“Glaciazione Italia Fotovoltaica” è stata avviata all’indomani dei Giochi Olimpici invernali da due cittadini piemontesi, il torinese Aldo Antonio De Trovato ed il biellese Carlo Guglielminotti Bianco con il proposito di:
“Raccogliere una delle eredità delle Olimpiadi di Torino 2006, quella impiantistica, lasciando un segnale concreto nel Paese dell’evento planetario dove c'è stata una generale accresciuta domanda di consumo reale di pratica del pattinaggio testimoniata dalle piste mobili natalizie in piazza sparse un po’ dovunque nella Penisola.
Il tutto però dovrà avvenire all'insegna del risparmio economico, energetico e nel rispetto dell’ambiente.”
Questa esperienza è già in corso da più di due anni, ed il suo sviluppo è stato reso possibile grazie anche ai contributi tecnici volontari offerti da esperti.
Il prototipo di pista ghiaccio contemplato nello studio è il cosiddetto “impianto di esercizio” secondo i canoni del Coni (delibera di Giunta 15-7-1999): strutture fruibili innanzitutto per la pratica dell’attività di base (scuole, associazioni sportive dilettantistiche, tempo libero…). Insomma no a cattedrali nel deserto!
L’indagine “Glaciazione Italia Fotovoltaica” ha i seguenti due obiettivi:
1) dotare di almeno una patinoire coperta dalle dimensioni omologabili per la federghiaccio (m. 26 x 56 – m. 30 x 60) le nove Regioni italiane che ne sono sprovviste (Basilicata, Calabria, Campania, Liguria, Molise, Puglia, Sardegna, Toscana ed Umbria);
2) riequilibrare in parte sul territorio nazionale l’attuale patrimonio di piste di pattinaggio su ghiaccio regolamentari concentrato nel Triveneto (il 59% dei 70 impianti censiti).
“Glaciazione Italia Fotovoltaica” evidenzia che la spesa energetica è quella che incide maggiormente nei costi per la gestione di una pista, a causa del mantenimento dei 1.800 metri quadrati di pavimentazione ghiacciata.
Per i promotori dell’iniziativa puntare quindi nei confronti delle Municipalità su impianti “risparmiosi” non solo in termini di costi di realizzazione (impianti di esercizio), ma anche e soprattutto sotto l’aspetto gestionale e, aspetto non secondario, su impianti “eco-sostenibili” rispettosi dell’ambiente, è diventata una condizione molto importante per il successo dell’iniziativa.
“Produrre ghiaccio attraverso il sole” sembra un controsenso, ma per i promotori di “Glaciazione Italia Fotovoltaica”:
1) l’impianto attraverso l’energia elettrica prodotta si autoalimenterà, mitigando gli oneri energetici di gestione in maniera graduale fino quasi ad azzerarli (Centro-Sud);
2) per i Comuni committenti sarà possibile accedere ai finanziamenti dedicati fino al 100% dei costi per la realizzazione degli impianti fotovoltaici, e riuscire a pagare le rate attraverso l’incasso dell’incentivo statale in “conto energia” (Dm 19-02-2007).