giovedì 31 dicembre 2009

Gifv – Il “disegno di legge stadi 2” (A.S. n. 1813) è stato avviato in Senato –

Premessa.
Giovedì 22 Ottobre 2009, a conclusione del brano di aggiornamento in cui rendevamo noto che in data 15 Ottobre era stato trasmesso alla Camera dei Deputati il documento recante l’ “emendamento GIFV” al “disegno di legge stadi 1” (nn. 1193-1361-1437), quello per intenderci riguardante diciamo gli “impianti sportivi spettacolistici” e legato fra l’altro alla candidatura italiana alla organizzazione dei Campionati Europei di Calcio del 2016 (scadenza presentazione dossier: 15 Febbraio 2010) scrivevamo: “…Il tutto con il relativo conforto che il futuro DDL Stadi 2 potrebbe rappresentare una sorte di rete protettiva di salvataggio per ogni eventualità….”.
Da noi battezzato “disegno di legge stadi 2”, l’Atto Senato n. 1813, la cui discussione è stata avviata in Senato dalla VII Commissione nelle sedute nn. 150 e 151 della seconda quindicina di Novembre scorso, è dedicato in particolare alla “impiantistica sportiva di base”, comparto di riferimento della esperienza GIFV, in cui non a caso si parla, con riguardo alle piste ghiaccio fotovoltaiche, di impianti di esercizio ex delibera Giunta CONI del 15 Luglio 1999.
Passiamo alla cronaca.

Il “disegno di legge stadi 2” (Atto Senato n. 1813)
Giovedì 19 Novembre 2009 il Dottor Emiliano MONTEVERDE ci comunica che il cosiddetto “Disegno di legge stadi” si caratterizzerà sulla grande impiantistica sportiva “spettacolistica”, anche in vista delle candidature dell’Italia ad eventi internazionali di calcio e di pallacanestro, e ci invita a ri-allinearci al Senato presso la VII Commissione per presentare la “proposta di emendamento GIFV” in sede di esame dell’Atto Senato n. 1813 recante “Disposizioni per favorire le società e le associazioni dilettantistiche, anche al fine della costruzione e della ristrutturazione dell'impiantistica sportiva”.

Esaminata la bozza di testo del suddetto provvedimento, confezioniamo l’ “emendamento GIFV” e venerdì 20 Novembre trasmettiamo:

Ø ai Senatori Alessio BUTTI ed Antonio RUSCONI quali primi co-firmatari dell’A.S. n. 1813, ed
Ø al Senatore Paolo BARELLI quale Relatore della VII Commissione del Senato della Repubblica per ciò che concerne l’A.S. n. 1813

un documento recante i seguenti contenuti:

Testo in discussione presso
Senato della Repubblica
(alla data del 31 Dicembre 2009)
…omissis…
Art. 2.
(Definizioni)
1. Ai fini della presente legge si intende per:
a) «società sportiva dilettantistica»: la società o associazione sportiva dilettantistica costituita anche sotto forma di società di capitali senza fine di lucro, che beneficia del regime agevolativo previsto dalla legge 16 dicembre 1991, n. 398, nonché dall’articolo 90 della legge 27 dicembre 2002, n. 289, e successive modificazioni;
b) «impianto sportivo»:
1) l’impianto sportivo destinato all’esercizio dell’attività agonistica da parte di società sportive dilettantistiche, comprensivo delle aree tecniche, del campo di destinazione, del campo di gioco, degli spazi circostanti all’interno del recinto di gioco, delle aree correlate, esterne al recinto di gioco ma situate all’interno dell’impianto sportivo, come gli spalti e le aree interne strettamente connesse, gli spogliatoi, le zone di riscaldamento e le aree adibite ai servizi di informazione giornalistica e radiotelevisiva, nonché delle parti destinate alle attività culturali e commerciali della società sportiva dilettantistica, quali le attività di vendita dei propri prodotti e dei propri servizi, l’eventuale sede legale e operativa, il museo ed altri locali destinati ad attività di ristoro, di ricreazione e di commercio;
2) le strutture, quali palestre, piscine, campi di gioco, piste e similari all’interno di complessi scolastici pubblici o privati o di strutture residenziali, turistiche e commerciali che, pur non essendo destinate esclusivamente all’attività agonistica delle società sportive dilettantistiche, lo sono almeno in parte e comunque vengono utilizzate promiscuamente per gare o allenamenti per ameno 500 ore all’anno;
c) «complesso multifunzionale»: il complesso di opere comprendente più impianti sportivi tra loro collegati da organicità funzionale, strutturale ed impiantistica, abbinati a una o più strutture, anche non contigue, funzionali alla fruibilità del complesso medesimo, destinate ad attività commerciali, ricettive, di svago, per il tempo libero, culturali e di servizio, nonché eventuali insediamenti residenziali o direzionali tali da valorizzare ulteriormente il complesso, anche con riferimento agli interessi pubblici di riqualificazione urbana;
d) «soggetto proponente»: la società sportiva dilettantistica, ovvero la federazione o il Comitato olimpico nazionale italiano (CONI) fruitrice dell’impianto sportivo, nonché i soggetti privati o pubblici che, al fine di effettuare investimenti sull’impianto sportivo o sul complesso multifunzionale, stipulino un accordo con la medesima società, ovvero federazione o CONI, per la cessione del complesso sportivo multifunzionale o del solo impianto sportivo ovvero per il conferimento del diritto d’uso, per una durata di almeno venti anni, a qualsiasi titolo, del complesso sportivo multifunzionaIe o dell’impianto sportivo medesimi; e) «comune»: il comune nel cui territorio deve essere realizzato l’impianto sportivo o il complesso sportivo multifunzionale, ovvero nel cui territorio è ubicato, alla data di entrata in vigore della presente legge, l’impianto sportivo da ristrutturare; f) «osservatorio», l’Osservatorio nazionale per l’impiantistica sportiva di cui all’articolo 2, comma 564, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, da ultimo ricostituito con decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri del 23 giugno 2009.
Art. 3.
(Pianificazione degli interventiper l’impiantistica sportiva)
1. Per favorire l’accesso e la diffusione collettiva della pratica sportiva, la Presidenza del Consiglio dei ministri, sentiti i rappresentanti dell’Associazione nazionale comuni italiani (ANCI) e delle organizzazioni sportive dilettantistiche di cui all’articolo 2, comma 1, lettera a), procede alla pianificazione dell’intervento sulla base delle attività di cui al comma 2 del presente articolo, definendo un piano strutturale per l’impiantistica sportiva finalizzato alla realizzazione di interventi per la costruzione di nuovi impianti sportivi, nonché per la ristrutturazione, la manutenzione e l’adeguamento a norma degli impianti sportivi esistenti, tali da rendere gli impianti sportivi funzionali alla realizzazione di scopi di interesse sociale, culturale, sportivo, ricreativo, per la promozione delle attività di solidarietà e per il sostegno alle politiche per i giovani.
2. Entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, la Presidenza del Consiglio dei ministri, attraverso l’osservatorio, effettua un’analisi della situazione dell’impiantistica sportiva nazionale. L’analisi comprende:
a) la ricognizione aggiornata e ripartita a livello territoriale degli impianti sportivi esistenti, delle relative modalità di gestione e del loro effettivo utilizzo, anche al fine di predisporre un’analisi dei loro costi e benefici;
b) la predisposizione di un sistema di rilevazione degli elementi informativi concernenti gli impianti sportivi, con particolare riferimento al loro stato di manutenzione e alla loro conformità alle norme di sicurezza, costituendo una apposita banca dati; c) l’attuazione di un processo di monitoraggio della domanda di impianti sportivi volta a individuarne l’effettivo fabbisogno in relazione alla pratica sportiva nei vari ambiti territoriali; d) l’adozione di definizioni univoche e specifiche, valide su tutto il territorio nazionale, per identificare con certezza ogni differente tipo di impianto o struttura, già esistente o da costruire, adibito o da adibire alla pratica sportiva.
3. L’osservatorio, se richiesto ai fini di cui al comma 2, adotta un sistema informativo pubblico di accesso alle informazioni sui servizi sportivi disponibili su tutto il territorio nazionale, finalizzato a diffondere e ad accrescere la pratica sportiva.
4. I soggetti proponenti presentano alla Presidenza del Consiglio dei ministri, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, uno studio di fattibilità comprensivo delle valutazioni di ordine sociale, ambientale ed infrastrutturale e del piano finanziario, con l’indicazione delle eventuali risorse pubbliche e degli eventuali finanziamenti per la sua predisposizione. Sulla conformità o meno ai requisiti richiesti dall’articolo 4, comma 3, si esprime, entro quattro mesi, l’osservatorio, che redige una graduatoria di tutti gli studi di fattibilità sulla base di criteri obiettivi e trasparenti che valorizzino le peculiarità di ciascun progetto. 5. Tenuto conto della graduatoria di cui al comma 4, la Presidenza del Consiglio dei ministri pianifica e agevola l’accesso dei piani di fattibilità ai finanziamenti di cui all’articolo 6.

Testo
emendato (GIFV)

Art. 2 bis
(Impianti ad alto impatto energetico ed ambientale)

1. Al fine di assicurare la realizzazione di interventi diretti a fronteggiare la carenza e la disomogeneità sul territorio nazionale di strutture di base per la pratica degli sport del ghiaccio, (anche in prospettiva della organizzazione in Italia dei Campionati Mondiali di Pattinaggio di figura del 2010), considerato l’elevato impatto energetico ed ambientale delle stesse, nell’ambito della Pianificazione di cui all’art. 3 del presente disegno di legge, è prevista una contribuzione statale straordinaria.
2. I criteri relativi agli interventi oggetto della contribuzione statale straordinaria saranno contenuti in un decreto interministeriale. (*)
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Note

Ai fini di sostenere questo segmento della impiantistica sportiva di base fortemente penalizzato da handicap intrinseci alla tipologia (costi energetici elevati e produzione significativa di CO2):
- che scoraggiano la ristrutturazione delle strutture esistenti e la costruzione di nuove, nonostante la domanda di pratica sportiva presente nel Paese dopo il successo delle Olimpiadi di Torino 2006;
- che mettono a rischio lo svolgimento futuro degli stessi sport del ghiaccio,
l’articolo qui a fianco, di cui si propone la introduzione nel testo, racchiude una previsione di un incentivo a favore dei “soggetti proponenti” (pubblici o privati) la ristrutturazione o la costruzione di queste strutture “svantaggiate”, a condizione della realizzazione contestuale e connessa all’impianto sportivo di congegni per l’alimentazione energetica dello stesso attraverso l’impiego di fonti rinnovabili di energia.


Nota di riscontro.
Mercoledì 9 Dicembre scorso dallo Ufficio di Segreteria del Senatore Alessio BUTTI (dottoresse Adele RESTIVO e Laura BONAZZI) è pervenuta una nota di conferma che l’Atto Senato 1813 è in fase di discussione preliminare in Commissione che non ha ancora fissato la calendarizzazione delle finestre per la procedura di presentazione e deposito degli emendamenti da parte dei Senatori.

Conclusioni.
Alla data odierna la situazione della esperienza GIFV presso il Parlamento è la seguente:
Camera dei Deputati: la VII Commissione non ha ancora avviato la discussione del “Disegno di legge Stadi 1” (grandi impianti sportivi spettacolistici) licenziato dal Senato lo scorso 7 Ottobre. L’ “emendamento GIFV (deroga + previsione di contribuzione statale) è stato formalmente trasmesso all’On. Giovanni LOLLI (primo co-firmatario del provvedimento insieme con il Sen. Alessio BUTTI) e, per conoscenza, a tutti i Deputati componenti la Commissione.
Senato della Repubblica: la VII Commissione ha avviato la discussione del “Disegno di legge Stadi 2” (impianti sportivi di base), ma non ha ancora calendarizzato le procedure di deposito degli emendamenti. L’ “emendamento GIFV (previsione di contribuzione statale) è stato formalmente trasmesso ai Senatori Alessio BUTTI ed Antonio RUSCONI (primi co-firmatari del provvedimento) ed al Senatore Paolo BARELLI (Relatore) e, per conoscenza, a tutti i Senatori componenti la Commissione.

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31 Dicembre 2009
Carlo Guglielminotti Bianco

lunedì 2 novembre 2009

Gifv – Disegno di legge stadi – Appello ai Deputati della VII Commissione

Premessa
In Italia gli Enti locali sono refrattari alla domanda di realizzazione di piste ghiaccio fisse da parte delle comunità a causa dei costi di gestione energetici elevati e dell’inquinamento da esse prodotto.

Il progetto no-profit “Glaciazione Italia Fotovoltaica – Gifv” intende sensibilizzare il legislatore italiano, affinché conceda un incentivo statale a quei Comuni che intendono realizzare delle piste ghiaccio fotovoltaiche, cioè capaci di mitigare sensibilmente sia l’impatto economico che quello ambientale.

La previsione di questa contribuzione statale deve essere contenuta in una legge dello Stato.

Il cosiddetto “Disegno di legge stadi”, all’esame della VII Commissione (Cultura, Scienza ed Istruzione) della Camera dei Deputati in queste settimane, è una importante occasione che si presenta.

E così, come avete appreso dalla lettura del brano precedente a questo, si sta tentando di fare inserire nel testo del sopra citato provvedimento, a titolo di emendamento, la previsione del sostegno statale alle piste ghiaccio fotovoltaiche.

Il 27 Ottobre scorso ai 44 Deputati componenti la VII Commissione è stato fatto pervenire il testo della “proposta di emendamento Gifv”, corredato da idonea documentazione.

Ora abbiamo valutato che sarebbe opportuno supportare questo passo anche da un segnale che provenisse ai Deputati della VII Commissione dalla nostra Comunità “Glaciazione Italia Fotovoltaica”, che annovera aderenti in rappresentanza di diverse Regioni della Penisola, alcune delle quali ancora sprovviste di una pista ghiaccio fissa.
Questo segnale è stato pensato sotto forma di un appello.

Appello – Il testo
Qui di seguito il testo dell’appello che Vi chiediamo per favore di trasmettere in modo integrale e senza apportare modifiche a mezzo messaggio di posta elettronica:

Fabbricare ghiaccio costa ed inquina.
Il futuro degli Sport del ghiaccio è in pericolo!
Esiste una energia gratuita, pulita e senza limiti
che non ha mai scatenato una crisi od una guerra.
Utilizziamola nel “Disegno di legge stadi”!
Progetto “GLACIAZIONE ITALIA FOTOVOLTAICA – GIFV”
Iniziativa no-profit per sviluppare gli sport del ghiaccio con impianti ecosostenibili



Appello – Oggetto del messaggio di posta elettronica

Per amore di uniformità Vi chiediamo per favore di indicare questa dicitura:

Oggetto: Progetto GIFV – DDL stadi – Appello

Appello – I destinatari
I destinatari dell’appello sono i 44 Deputati componenti la VII Commissione della Camera dei Deputati, il cui Presidente è la signora Valentina APREA.
Fra i 44 Deputati componenti la Commissione, ve ne sono due provenienti dal mondo dello sport: Manuela DI CENTA e Claudio BARBARO.

Questi a seguire sono i 44 indirizzi di posta elettronica:

aprea_v@camera.it; frassinetti_p@camera.it; nicolais@camera.it; detorre_l@camera.it; goisis_p@camera.it; bachelet_g@camera.it; barbaro_c@camera.it; barbieri_e@camera.it; caldoro_s@camera.it; capitanio_l@camera.it; carlucci_g@camera.it; ceccacci_f@camera.it; centemero_e@camera.it; ciocchetti_l@camera.it; coscia_m@camera.it; pres_debiasi@camera.it; depasquale_r@camera.it; dicenta_m@camera.it; garagnani_f@camera.it; ghizzoni_m@camera.it; giammanco_g@camera.it; giulietti_g@camera.it; granata_b@camera.it; grimoldi_p@camera.it; lainati_g@camera.it; latteri_f@camera.it; levi_r@camera.it; lolli_g@camera.it;maccanti_e@camera.it;mazzarella_e@camera.it; mazzuca_g@camera.it; murgia_b@camera.it; palmieri_a@camera.it; parisi_massimo@camera.it; perina_f@camera.it; pes_c@camera.it; picierno_p@camera.it; rampelli_f@camera.it; rivolta_erica@camera.it; rossa_s@camera.it; russo_a@camera.it; sarubbi_a@camera.it; siragusa_a@camera.it; zazzera_p@camera.it;

Siamo coscienti che Vi stiamo chiedendo un impegno oneroso, ma confidiamo nella Vostra fattiva collaborazione in nome della comune passione per gli sport del ghiaccio ed in particolare per il pattinaggio di figura.

Grazie di cuore.

L’Amministratore
Aldo De Trovato

Il Collaboratore
Carlo Guglielminotti Bianco

giovedì 22 ottobre 2009

Gifv – Il “disegno di legge stadi 1” alla Camera dei Deputati – Comincia la concertazione, con un occhio rivolto anche al “disegno di legge stadi 2”

Premessa.
Martedì 2 Giugno 2009 era stata la data dell’ultimo aggiornamento di questa sorta di notiziario relativo al progetto “Glaciazione Italia Fotovoltaica”.

In questo lasso di tempo annotiamo:

1) sul fronte del progetto Gifv:
- mercoledì 9 Settembre il presidente della Associazione Nazionale dei Comuni Virtuosi (sensibili alle tematiche ambientali – n.d.r.), sig. Gianluca Fioretti, esaminata l’iniziativa, esprime un riscontro positivo: il progetto si sposa in pieno con i principi e le linee guida dell’Associazione presenti nello Statuto e nel suo Manifesto;
- giovedì 17 Settembre: a nome della Federazione Italiana Giuoco Calcio (F.I.G.C.), il Direttore generale, sig. Antonello Valentini, ritiene che l’iniziativa potrà contribuire ad arricchire il panorama nazionale in materia di utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili nel settore dell’impiantistica sportiva.
Nota: si tratta di due testimonianze significative in rapporto all’attuale status di Gifv (proposta di emendamento al provvedimento sugli stadi), considerato rispettivamente le competenze specifiche in materia di impiantistica sportiva delle Municipalità, ed il ruolo di traino e di stimolo non indifferente da parte della Federcalcio per l’avanzamento dei lavori parlamentari riguardanti proprio il disegno di legge citato (vedi punto 2 seguente).

2) sul fronte del “disegno di legge stadi”:
alla ripresa dei lavori parlamentari dopo la chiusura estiva:
- il progetto di candidatura italiana per l’organizzazione dell’edizione 2016 dei Campionati Europei di calcio,
- il proliferare di iniziative progettuali nel Paese riguardanti gli stadi di calcio (settore professionistico) da ristrutturare o da realizzare,
- nonché le sollecitazioni da parte del Sottosegretario allo Sport, sig. Rocco Crimi,
creano i presupposti che conducono la 7a Commissione permanente del Senato della Repubblica mercoledì 7 Ottobre:
a) alla approvazione di un testo di Disegno di legge che, dei tre presentati durante l’iter da vari gruppi di Senatori e numerati 1193 – 1361 – 1437, fa suoi i contenuti relativi agli impianti sportivi diciamo “spettacolistici” (capienze minime: 10.000 posti per strutture scoperte e 7.500 posti per quelle coperte), e che viene trasmesso alla Camera dei Deputati per il relativo esame, con l’obiettivo di giungere in modo celere ad un testo definitivo che possa essere di supporto alle candidature italiane alla organizzazione di eventi sportivi internazionali di alto profilo.
Per nostra comodità lo chiameremo in forma abbreviata “DDL Stadi 1”;
b) all’impegno di avviare quanto prima l’iter di approvazione di un secondo Disegno di legge, che recepisca tutte le indicazioni in materia di impiantistica legata anche alla pratica di attività fisico - motorie non in senso professionistico (impianti di base o “di esercizio” che dir si voglia) emerse durante i lavori della sopra citata Commissione del Senato della Repubblica.
Per nostra comodità chiameremo questo progetto in forma abbreviata “DDL Stadi 2”.

DDL Stadi 1.
Sulla base degli sviluppi di cui al punto 2) sopra, al fine di tentare di legare al DDL Stadi 1 il progetto Gifv, che non contempla gli impianti spettacolistici come priorità, ci vediamo costretti a fare precedere l’emendamento già segnalato al nostro interlocutore presso la Camera dei Deputati, sig. Emiliano Monteverde (art. 4bis – Impianti ad alto impatto energetico ed ambientale – Confronta brano del 2 Giugno 2009), da un altro che punti ad inserire una deroga alle capienze minime indicate nell’art. 1 del testo licenziato dal Senato.

Il 15 Ottobre inoltriamo alla Camera dei Deputati, attraverso il dott. Emiliano Monteverde, un documento recante i seguenti contenuti:

Testo licenziato da
Senato della Repubblica
7 Ottobre 2009


Art. 2.
(Definizioni)
1. Ai fini della presente legge si intende per:
a) «stadio»: l’impianto sportivo, purché di almeno 10.000 posti a sedere allo scoperto e di 7.500 posti a sedere al coperto, destinato allo svolgimento dell’evento da parte di società sportive ed associazioni professionistiche, comprensivo delle aree tecniche, del campo di destinazione, del campo di gioco e degli spazi circostanti all’interno del recinto di gioco, nonché delle aree correlate, esterne al recinto di gioco, ma situate all’interno dell’impianto sportivo, come gli spalti e le aree interne strettamente connesse, gli spogliatoi, le zone di riscaldamento, e come le aree adibite ai servizi di informazione giornalistica e radiotelevisiva, e delle parti destinate alle attività culturali e commerciali della società sportiva, fra le quali le attività di vendita dei propri prodotti e dei propri servizi, l’eventuale sede legale e operativa, il museo ed altri locali destinati ad attività di ristoro, di ricreazione e di commercio;

Testo
emendato


Art. 2.
(Definizioni)
1. Ai fini della presente legge si intende per:
a) «stadio»: l’impianto sportivo, purché di almeno 10.000 posti a sedere allo scoperto e di 7.500 posti a sedere al coperto, ad eccezione di quelli ad alto impatto energetico ed ambientale di cui al successivo art. 4-bis, destinato allo svolgimento dell’evento da parte di società sportive professionistiche e delle società sportive di capitali individuate dall’articolo 90 della legge 27 dicembre 2002, n.289, comprensivo delle aree tecniche, del campo di destinazione, del campo di gioco e degli spazi circostanti all’interno del recinto di gioco, nonché delle aree correlate, esterne al recinto di gioco, ma situate all’interno dell’impianto sportivo, come gli spalti e le aree interne strettamente connesse, gli spogliatoi, le zone di riscaldamento, e come le aree adibite ai servizi di informazione giornalistica e radiotelevisiva, e delle parti destinate alle attività culturali e commerciali della società sportiva, fra le quali le attività di vendita dei propri prodotti e dei propri servizi, l’eventuale sede legale e operativa, il museo ed altri locali destinati ad attività di ristoro, di ricreazione e di commercio;

Note


1) Da un punto di vista strettamente giuridico la citazione “associazioni sportive professionistiche” non pare del tutto appropriata, in quanto la legge sul professionismo sportivo, la Legge 23 Marzo 1981, n. 91, prevede in tale àmbito soltanto entità costituite sotto la natura giuridica di “società di capitali”.
2) Ci si permette di fare presente che in Italia, alla data attuale, sono poche le Federazioni Sportive Nazionali che hanno abbracciato la Legge n. 81/1981 (calcio, ciclismo, automobilismo, golf, motociclismo, pugilato, pallacanestro). In questa ottica sarebbe opportuno ricomprendere anche le società di capitali operanti nelle altre discipline sportive che ad oggi non applicano il professionismo, ma che di fatto operano presso palazzi dello sport (p.es. pallavolo).
3) Tranne in alcune aree metropolitane ed in particolari bacini, in Italia un palazzo del ghiaccio di 7.500 posti minimi a sedere rappresenta una sorta di “cattedrale nel deserto”. Da qui, in nome degli handicap insiti in tale tipologia di impiantistica (costi energetici elevati e produzione significativa di CO2), che scoraggiano la ristrutturazione delle strutture esistenti e la costruzione di nuove nonostante la domanda presente nel Paese dopo il successo delle Olimpiadi di Torino 2006, mettendo a rischio lo svolgimento degli stessi sport del ghiaccio, la deroga in termini di capienza minima, con il rinvio ad un successivo articolo ex-novo per la individuazione particolareggiata di questee strutture “svantaggiate”



Conclusioni.

E’ in atto il tentativo di introdurre nel testo del DDL Stadi 1 licenziato dal Senato lo scorso 7 Ottobre, in sede di esame della competente Commissione presso la Camera dei Deputati, l’istanza di fondo alla base del progetto Gifv: una contribuzione statale (fondi Arcus spa piuttosto che una quota-parte del montante dei diritti radio-tv generati dall’industria calcio) a sostegno di progetti concernenti piste ghiaccio fisse regolamentari capaci di contenere i costi energetici e rispettose dell’ambiente.
Il tutto con il relativo conforto che il futuro DDL Stadi 2 potrebbe rappresentare una sorte di rete protettiva di salvataggio per ogni eventualità.
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22 Ottobre 2009
Carlo Guglielminotti Bianco

martedì 2 giugno 2009

Gifv – Fuori tempo massimo al Senato, si cerca di giuocare di anticipo alla Camera.

Mercoledì 27 Maggio ci si indirizza verso la Camera dei Deputati. I passi sono in pratica quelli vissuti in occasione del contatto in Senato, con le modifiche del caso:

1) giuridico: ripresentare la proposta di emendamento al testo del provvedimento Atto Senato N. 1361 atteso alla Camera dei Deputati;
2) operativo: contattare il primo firmatario dell’Atto alla Camera, l’on. Giovanni Lolli, e fargli pervenire la documentazione.

1) Proposta di emendamento (Camera dei Deputati).

Si sostanzia nella aggiunta di un articolo così riformulato:

Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA

Atto N. … (ex Atto Senato N. 1361)

Disposizioni a favore della costruzione e della ristrutturazione degli impianti sportivi

Proposta di emendamento

Art. 4 bis
(Impianti ad alto impatto energetico ed ambientale)
1. Al fine di assicurare la realizzazione di interventi diretti a fronteggiare la carenza e la disomogeneità sul territorio nazionale di strutture di base per la pratica degli sport del ghiaccio, (anche in prospettiva della organizzazione in Italia dei Campionati Mondiali di Pattinaggio di figura del 2010), considerato l’elevato impatto energetico ed ambientale delle stesse, nell’ambito del Piano triennale di cui all’art. 3 del presente disegno di legge, è prevista una contribuzione statale straordinaria.
2. I criteri relativi agli interventi oggetto della contribuzione statale straordinaria saranno contenuti in un decreto interministeriale.
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2) Contatto presso Camera dei Deputati.

Mercoledì 27 Maggio viene stabilito il contatto con l’Ufficio di segreteria dell’on. Giovanni Lolli. In pari data viene trasmesso il testo della proposta di emendamento e la relazione illustrativa circa il progetto GIfv.
L’interlocutore è il dottor Emiliano Monteverde, già dirigente del Pogas (il Ministero delle politiche giovanili e delle attività sportive), e già a conoscenza della proposta di emendamento Gifv, perché il Sen. Alessio Butti, considerata la non percorribilità per motivi di tempistica per sottoporla all’esame del Comitato Ristretto del Senato, l’aveva girata al primo co-firmatario del provvedimento presso la Camera dei Deputati, appunto l’on. Giovanni Lolli.

Nel corso del cordiale colloquio il dottor Monteverde precisa:

A) che è stato compreso il significato della proposta di emendamento Gifv: all’interno della vasta gamma della impiantistica sportiva di base, tutelare e sostenere attraverso incentivi ad hoc il segmento del ghiaccio, in quanto penalizzato dai costi energetici;

B) che la documentazione trasmessa è stata girata al gruppo di esperti che fanno capo all’On. Lolli, e che hanno di fatto contribuito alla stesura del testo dell’attuale Atto Senato N. 1361; l’esito dell’esame è previsto entro la prima decina di giorni di Giugno.
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2 Giugno 2009
Carlo Guglielminotti Bianco

Gifv – I proponenti puntano sul “Disegno di legge Stadi” in esame al Senato.

Premessa
Nel brano dedicato in questa sede il 3 Maggio scorso all’argomento del provvedimento sugli “stadi di calcio di terza generazione”, si legge fra l’altro in chiusura:

“… Glaciazione Italia Fotovoltaica”, di primo acchito, troverebbe una collocazione all’interno di un progetto “omnibus” che soddisfa uno dei suoi punti caratterizzanti: la natura di impiantistica di base delle strutture previste.
Ma perché, se questa fosse l’ipotesi di approdo legislativo, l’iniziativa GIFV avrebbe la necessità vitale tuttavia di ritagliarsi, all’interno del dettato legislativo, una sua identità distinta attraverso un “articolo” dedicato?
Per salvaguardare un livello di applicazione privilegiato del meccanismo agevolativo statale (il Conto Energia) per la tipologia di impianti sportivi oggetto di GIFV, senza la quale condizione la realizzazione di una pista ghiaccio, in termini economici di gestione, non sarebbe appetibile per il committente (pubblico o privato) rispetto ad un qualsiasi altro impianto di base per la pratica sportiva ed il tempo libero (impianti natatori a parte)”.


La sera del 15 Maggio scorso, ricevuta la comunicazione di non percorribilità del progetto attraverso la Sottosegreteria allo Sport, quella “ipotesi di approdo legislativo” è diventata per Gifv l’obiettivo da centrare. Attraverso due passi:

1) giuridico: preparare una proposta di emendamento al testo del provvedimento, che si chiama Atto Senato N. 1361, ed è in discussione presso il Comitato Ristretto del Senato della Repubblica:
2) operativo: contattare il primo firmatario dell’Atto al Senato, il Sen. Alessio Butti, e fargli pervenire la documentazione.

1) Proposta di emendamento (Senato della Repubblica).
Si sostanzia nella aggiunta di un articolo così formulato:

Senato della Repubblica
XVI LEGISLATURA

Atto N. 1361

Disposizioni a favore della costruzione e della ristrutturazione degli impianti sportivi

Proposta di emendamento

Art. 4 bis
(Impianti ad alto impatto energetico ed ambientale)
1. Al fine di assicurare la realizzazione di interventi diretti a fronteggiare la carenza e la disomogeneità sul territorio nazionale di strutture di base per la pratica degli sport del ghiaccio, (anche in prospettiva della organizzazione in Italia dei Campionati Mondiali di Pattinaggio di figura del 2010), considerato l’elevato impatto energetico ed ambientale delle stesse, nell’ambito del Piano triennale di cui all’art. 3 del presente disegno di legge, è prevista una contribuzione statale straordinaria.
2. I criteri relativi agli interventi oggetto della contribuzione statale straordinaria saranno contenuti in un decreto interministeriale.
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2) Contatto presso Senato della Repubblica.

Lunedì 18 Maggio viene stabilito il contatto con l’Ufficio di segreteria del Sen. Alessio Butti. In pari data viene trasmesso il testo della proposta di emendamento, corredato da una relazione illustrativa circa il progetto GIfv.
Martedì 26 Maggio il Senatore Alessio Butti, a mezzo della dottoressa Adele Restivo, comunica che, pur condividendo la bontà dei contenuti, sono troppo stretti i tempi per il Comitato Ristretto del Senato per prendere in considerazione la proposta di emendamento all’Atto N. 1361 di prossima votazione al Senato, ed invita a rivolgersi al primo co-firmatario del provvedimento presso la Camera dei Deputati, l’on. Giovanni Lolli affinché, quando il provvedimento licenziato dal Senato approderà presso la Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei Deputati, l’on. Giovanni Lolli, componente della suddetta Commissione, possa eventualmente presentare la proposta di emendamento.

Per Gifv si apre una nuova fase.
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2 Giugno 2009
Carlo Guglielminotti Bianco

Gifv – Progetto non attivabile attraverso la Sottosegreteria con delega allo Sport

L’Avvocato Fulvia Beatrice, reggente la Struttura di Missione per lo Sport, venerdì 15 Maggio, per mezzo del referente politico di Gifv in Roma, Sen. Lucio Malan, ci ha comunicato che l’iniziativa “non è attivabile” attraverso l’Ufficio di Sottosegreteria allo Sport.
Questo ultimo potrà inserirsi come “riferimento secondario” allorché altre istituzioni (locali) avviino progetti recanti i criteri del prototipo di pista ghiaccio GIfv.

Commento in punto di diritto.

“Il potere di iniziativa” del Sottosegretario allo Sport. La lettera a) del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 13 Giugno 2008, provvedimento con il quale si delegano al Sottosegretario determinate funzioni in materia di sport, in merito recita:
a) proposta, coordinamento ed attuazione delle iniziativa normative, amministrative e culturali relative allo sport.
Il dettato appare ampio sia per quanto riguarda le materie oggetto degli interventi del Sottosegretario, che il raggio di azione.
Se tuttavia l’impulso ad agire scaturisce da iniziative “ufficiali” di terzi in essere (una legge, un decreto ministeriale, un evento…), come sembra evincersi dalla risposta, il rischio è che il ruolo dell’Ufficio venga ridimensionato a quello di mero esecutore di disposizioni legislative o di concedente patrocini.
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2 Giugno 2009
Carlo Guglielminotti Bianco

domenica 3 maggio 2009

GIFV – Gli stadi di calcio di terza generazione avanzano in Parlamento. Possibili scenari.

Presso la Sottosegreteria alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega allo Sport, la pratica GIFV è attualmente al vaglio della dottoressa Fulvia Beatrice. Ella ricopre l’incarico di Coordinatore della Struttura di missione per lo sport, il più alto all’interno dell’Ufficio di Sottosegreteria, a diretto contatto con il Sottosegretario, On. Rocco Crimi.
In questi giorni l’Ufficio è concentrato sull’allestimento di quella che possiamo definire uno sorta di conferenza degli Stati Generali dello sport italiano prevista per il prossimo mercoledì 6 Maggio in Roma, giornata di elezioni per la presidenza nazionale del Coni.
Con l’Avvocato Fulvia Beatrice c’è dialogo, mercoledì 22 Aprile scorso è stata trasmessa una documentazione integrativa del progetto richiesta espressamente dal Coordinatore.

Le righe seguenti si leggono sul blog dell’iniziativa “Glaciazione Italia Fotovoltaica” nel brano Roma, dovrebbe partire il conto alla rovescia del 20 Gennaio 2009: - L’incognita circa l’accoglimento governativo della candidatura di cui si diceva in apertura potrebbe essere racchiusa intorno alla valutazione delle possibili conseguenze che un progetto per certi versi “rivoluzionario” come GIFV potrebbe arrecare in termini di possibili incrinature di certi equilibri interdisciplinari nell’àmbito del panorama politico sportivo, per esempio rispetto al lungo e delicato percorso parlamentare del disegno di legge in materia di stadi ed altri impianti per sport professionistici di nuova generazione. –.

Gli stadi di calcio cosiddetti di terza generazione o “multifunzionali” (ospitanti all’interno anche musei, parchi, ristoranti, centri fitness, negozi, alberghi …) sono i complessi che, per motivi diversi ed attraverso strumenti legislativi e finanziari ad hoc, sono nati negli ultimi quindici anni in Inghilterra ed in Germania.
Francia (esiste un progetto per una quindicina di tali strutture da costruire o da ristrutturare entro il 2016) ed Italia nelle sedi politico istituzionali stanno seguendo quella direzione.
In Italia la primogenitura in tale materia viene riconosciuta al deputato Del Bue, che motivava così la sua proposta di legge presentata il 3 Luglio 2007: “… uno stadio non può e non deve più essere un onere finanziario per i comuni e le società sportive, ma deve trasformarsi in una potenzialità economica sulla scorta del modello inglese, attraverso il completamento con strutture per la ricreazione ed il tempo libero”. Il là era stato dato. La tematica fu poi ripresa e rielaborata in una nuova proposta di legge a firma del deputato Lolli e del senatore Butti, presentata il 6 Novembre scorso, che recepiva alcuni spunti del piano triennale di interventi per l’impiantisca sportiva elaborato nel breve periodo di vita del dicastero dello Sport (ministro Mlenadri), e ricomprendeva oltre agli stadi anche gli “impianti sportivi dedicati allo sport professionistico”. Il riferimento, secondo gli addetti ai lavori, era alla pallacanestro che, insieme con il calcio, ad oggi è l’altra importante disciplina di squadra ad aver abbracciato la legge sul professionismo sportivo (legge 23 marzo 1981, n. 91). La proposta di legge ha fatto il suo corso, trasfondendosi in uno Schema di Disegno di legge, anticamera del Disegno di legge definitivo, espressione che comunemente usiamo non del tutto correttamente in luogo di Schema di Disegno di legge.

Detto questo, quelle righe del brano del 20 Gennaio scorso oggi meritano di essere richiamate alla luce di un passo, in merito all’argomento in questione, contenuto nell’intervista rilasciata dal Sottosegretario Rocco Crimi al quotidiano “Il Corriere della Sera”, e pubblicata giovedì 30 Aprile scorso. E forse esse meritano di essere richiamate in una visione di insieme meno preoccupata, ma non per questo ottimista tout-court.
Spieghiamo il perché.

Da un passo della suddetta intervista si evince in maniera esplicita che il respiro del provvedimento, evidentemente in seguito al dibattito in sede di commissione parlamentare che sembra aver colto lo spirito delle critiche mosse all’originario testo letto come un ennesimo aiuto al comparto calcistico spettacolistico, si è allargato fino ad abbracciare l’intiera gamma dell’impiantistica sportiva, e non solo più quella legata al calcio, o meglio, allo sport professionistico. Questo ultimo diventerebbe di fatto il traino per un rilancio dell’edilizia sportiva di base su tutto il territorio nazionale, attraverso un patto pubblico-privato a livello di investimenti e nel rispetto delle competenze regionali in materia di impiantistica sportiva.

Si viene a delineare per certi versi lo scenario legislativo e lo spirito della prima ed unica manovra a livello nazionale in materia di impiantistica sportiva nella storia della Repubblica Italiana, quella legata ai Campionati Mondiali di calcio del 1990: la legge speciale sulla costruzione e ristrutturazione degli stadi che avrebbero ospitato le fasi della competizione ispiratrice e propulsore della storica Legge n. 65/1987, che permise ai Sindaci della Penisola di attrezzare i Comuni con strutture sportive di base.

Addivenendosi alla prospettiva abbozzata dal Sottosegretario nell’intervista sopra citata, “Glaciazione Italia Fotovoltaica”, di primo acchito, troverebbe una collocazione all’interno di un progetto “omnibus” che soddisfa uno dei suoi punti caratterizzanti: la natura di impiantistica di base delle strutture previste.
Ma perché, se questa fosse l’ipotesi di approdo legislativo, l’iniziativa GIFV avrebbe la necessità vitale tuttavia di ritagliarsi, all’interno del dettato legislativo, una sua identità distinta attraverso un “articolo” dedicato?
Per salvaguardare un livello di applicazione privilegiato del meccanismo agevolativo statale (il Conto Energia) per la tipologia di impianti sportivi oggetto di GIFV, senza la quale condizione la realizzazione di una pista ghiaccio, in termini economici di gestione, non sarebbe appetibile per il committente (pubblico o privato) rispetto ad un qualsiasi altro impianto di base per la pratica sportiva ed il tempo libero (impianti natatori a parte).

3 Maggio 2009

Carlo Guglielminotti Bianco

mercoledì 11 marzo 2009

GIFV - TELEGENOVA intervista Glaciazione Italia FV

Ancora un segno tangibile dell'attenzione e dell'interesse che il progetto Glaciazione Italia Fotovoltaica ha avuto il 5 Marzo ad Energethica 2009.

L'intervista è stata trasmessa da TELEGENOVA nel TG Regionale delle 19,30.


venerdì 6 marzo 2009

GIFV – Simbiosi costruttiva nella Città della Lanterna



Articolo sul mensile GENOVA - ZENA

Sarà la relativa vicinanza geografica delle parti, saranno le motivazioni etiche alla base dei rispettivi intenti (per gli uni locali, per gli altri nazionali), sta di fatto che fra i promotori di GIFV ed il nucleo operativo dell’Associazione sportiva dilettantistica Ice Club Genova c’è molto feeling.


Una delle anime del sodalizio ligure, Franco Aromando, lo tratteggia in questo brano redatto sul mensile “Genova – Zena”, voce vicina al club guidato dal giovane Presidente Marco Mongiardini

GIFV – La lezione di “Energethica 2009” in Genova.

Genova, Giovedì 5 Marzo 2009

Saper ascoltare, confrontarsi in modo costruttivo per migliorare il progetto.
Questa, in estrema sintesi, la convinzione che affollava mente e cuore di Aldo e Carlo mentre , all’imbrunire, lasciavamo alle spalle il padiglione B del Centro Fiere in Genova, dopo aver vissuto una intensa giornata all’interno dell’evento “Energethica 2009”, con il puntuale supporto organizzativo di Franco Aromando.

Una giornata cominciata con l’ascoltare, proseguita con l’essere ascoltati
e conclusa nuovamente con l’ascoltare.

Dapprima una sorta di pellegrinaggio fra gli stand di aziende ed enti (Università di Genova – Facoltà di Ingegneria) votati alla materia dell’impiego dell’energia solare per fare testare da parte dei tecnici e degli esperti presenti la bontà e la fondatezza della “pista ghiaccio fotovoltaica”. Apprezzamenti, conferme (le tariffe del solare stanno scendendo), suggerimenti, consigli, proposte (l’impiego dei pannelli “flessibili”), comunque contatti che possono risultare sempre utili.

Alle ore 16 puntualissimi arrivano in Fiera molti degli aderenti dell’Ice Club Genova con in testa il giovane Presidente Marco Mongiardini, poi Debora Tesoro, la “pasionaria” della causa “Un palaghiaccio per Genova”, alcuni giovani hockeisti, Michele Giacco colui che in Genova ebbe il piacere di pattinare ad alto livello (danza su ghiaccio) su di una vera pista, quella incastonata negli anni Sessanta nel vicino padiglione circolare che dovette poi lasciare il posto al Salone della Nautica e altri ancora.
Alle 16,30 arriva anche un giornalista di Telegenova che, incuriosito dalle foto del modellino della Pista GIFV esposte nell’Isola delle Idee ci hanno intervistati.

Alle 16,37 supportati dalla proiezione di slide su grande schermo Carlo Guglielminotti Bianco inizia l’esposizione della prima parte del progetto, seguito a ruota da Aldo De Trovato che presenta il prototipo della pista;

... per circa cinquantacinque minuti i ragazzi dell’Ice Club Genova si stringono intorno ai relatori del progetto GIFV, convincendosi che una delle carte vincenti per realizzare l’obiettivo sia l’alimentazione dell’impianto attraverso l’energia solare, la ricetta di GIFV.
Ed allora, conclusi gli interventi, è tutto un dialogo positivo fra Aldo, Carlo ed i professionisti ed i tecnici (A. Piras, D. Cavalletti) locali interessati a sviluppare in Genova l’idea progettuale.

A consuntivo si può affermare che ci sono dati, idee, proiezioni da mettere in ordine per preparare un dossier da presentare alle autorità amministrative locali.

GIFV ed Ice Club Genova hanno seminato sotto una pioggia
che non ha abbandonato il capoluogo ligure.

Domani occorrerà il sole.

GIFV su GHIACCIOFILIA Blog curato da Riccardo Cervelli

Riccardo Cervelli scrive ormai da anni con dedizione e senza fini di lucro sul blog:


"Avvenimenti, protagonisti e riflessioni sul mondo del pattinaggio artistico sul ghiaccio";

Ieri in occasione del nostro intervento ad Energethica '09 ha pubblicato alcune note che sono state presentate alla Fiera di Genova.



GIFV (Aldo e Carlo) ringraziano di cuore e di seguito si riporta il testo integrale



Glaciazione Italia Fotovoltaica (GIFV) è un'iniziativa senza fini di lucro intrapresa dal torinese Aldo De Trovato e dal biellese Carlo Guglielminotti Bianco.

Il progetto prevede innanzitutto un'indagine a tutto campo per individuare le possibili modalità di utilizzo del solare fotovoltaico per alimentare piste di ghiaccio a bassissimo consumo energetico.

GIFV verrà presentata oggi al 4° Salone Internazionale dell'Energie Rinnovabile e Sostenibile "Energetica 2009" in corso a Genova.


In quanto chi cura Ghiacciofilia è sensibile ai temi dell'energia e dell'ecosostenibilità e conosce e stima gli animatori del progetto GIFV, ha deciso di pubblicare volentieri sul blog il seguente articolo.


Arrivano i palaghiaccio “eco-sostenibili”


Raccogliere una delle eredità delle Olimpiadi di Torino 2006, quella impiantistica, lasciando un segnale concreto nel Paese dell’evento planetario anche a fronte di una generale accresciuta domanda di consumo reale di pratica del pattinaggio, come testimoniano le piste mobili natalizie in piazza sparse un po’ dovunque nella Penisola. Il tutto però nel segno del risparmio economico, energetico e nel rispetto dell’ambiente. Sono queste in estrema sintesi le risultanze dell’indagine battezzata “Glaciazione Italia Fotovoltaica”, avviata all’indomani dei Giochi Olimpici invernali da due cittadini piemontesi, il torinese Aldo Antonio De Trovato ed il biellese Carlo Guglielminotti Bianco.

Giovedì 5 Marzo, alle ore 16,30 presso il “fiore all’occhiello” del quartiere fieristico genovese, il nuovo padiglione B opera di Jean Nouvel con panorama unico sul mare, in occasione dello svolgimento dell’evento “Energethica 2009”, il salone internazionale dell’energia rinnovabile e sostenibile, scenderà in pista il progetto :

“Glaciazione Italia Fotovolatica – GIFV” (produrre ghiaccio attraverso il sole).

Sessanta minuti per ripercorrere le tappe salienti di questa iniziativa, per certi versi unica, a partire dalla genesi nel Febbraio del 2006, in coda ai Giochi Olimpici di Torino, e fino alla confezione della bozza del Decreto governativo all’esame in Roma da alcune settimane, passando attraverso la “svolta fotovoltaica”. Qui a seguire anticipiamo alcuni contenuti dell’intervento di giovedì prossimo in Genova. Una esperienza che ha raggiunto i tre anni di vita, il cui sviluppo è stato reso possibile grazie ai contributi tecnici offerti da esperti ed aziende dei settori interessati (costruzioni, industria del freddo, impianti fotovoltaici…). Ne sono scaturiti così due dossier:“Glaciazione Italia Fotovoltaica” – GIFV” recante le linee guida della ricerca, e“Prototipo Pista GIFV” incentrato sul modello di una pista di pattinaggio di base regolamentare, capace di contenere i costi energetici e rispettosa dell’ambiente.La presentazione dei due elaborati alla Sottosegreteria allo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri è in fase di organizzazione.Il dottor Ottavio Cinquanta, Presidente in carica della Isu (International Skating Union), la federazione mondiale del pattinaggio di figura e di velocità, è da tempo vicino a questa iniziativa.


L’indagine “Glaciazione Italia Fotovoltaica” ha i seguenti due obiettivi:


1) dotare di almeno una patinoire coperta dalle dimensioni omologabili per la federghiaccio (m. 26 x 56 – m. 30 x 60) le nove Regioni italiane che ne sono sprovviste (Basilicata, Calabria, Campania, Liguria, Molise, Puglia, Sardegna, Toscana ed Umbria);

2) riequilibrare in parte sul territorio nazionale l’attuale patrimonio di piste di pattinaggio su ghiaccio regolamentari concentrato nel Triveneto (il 59% dei 70 impianti censiti).

Un terzo in sintonia con i primi due: abbattere i costi energetici autoalimentandosi con fonti rinnovabili di energia.

Nel suo sviluppo ideale infatti la proposta prevede la realizzazione, attraverso un patto sinergico Stato-Regioni-Municipalità, di trentacinque nuovi impianti che porterebbe il numero complessivo di poco oltre quota cento; una cifra che avvicinerebbe l’Italia alla Francia, dove si annoverano 147 patinoire omologate, di cui l’83% realizzato sotto l’influenza delle due edizioni transalpine dei Giochi invernali: Grenoble ’68 (39%) ed Albertville ’92 (44%).Il prototipo di pista ghiaccio contemplato nello studio è il cosiddetto “impianto di esercizio” secondo i canoni del Coni (delibera di Giunta 15-7-1999): strutture fruibili innanzitutto per la pratica dell’attività di base (scuole, associazioni sportive dilettantistiche, tempo libero…).

Insomma no a cattedrali nel deserto!

L’indagine evidenzia fra l’altro il numero dei plessi di edificazione potenziali per ciascuna Regione sulla base di indici quantitativi e qualitativi a livello di distretti provinciali, la quantificazione degli investimenti su base pluriennale (10/15 anni) ed alcune soluzioni tecniche per la copertura degli stessi, quale per esempio il ricorso parziale ai fondi di cui all’art. 60 della Legge Finanziaria 2003. Non manca inoltre il richiamo all’impiego dello strumento della finanza di progetto, rilanciato dalla recentissima riforma.

“Glaciazione Italia Fotovoltaica” evidenzia che la spesa energetica è quella che incide maggiormente nei costi per la gestione di una patinoire, a causa del mantenimento dei 1.800 metri quadrati di pavimentazione ghiacciata.

Per i promotori dell’iniziativa puntare quindi nei confronti delle Municipalità su impianti “risparmiosi” non solo in termini di costi di realizzazione (impianti di esercizio), ma anche e soprattutto sotto l’aspetto gestionale e, aspetto non secondario, su impianti “eco-sostenibili” rispettosi dell’ambiente, è diventata una condizione molto importante per il successo dell’iniziativa.

La soluzione prospettata passa attraverso alcuni accorgimenti in fase di progettazione quali l’infossamento sotto il livello strada della superficie ghiacciata ed il suo frazionamento in parti (per esempio tre di 600 metri quadrati ciascuna) alimentate sotto l’aspetto energetico in modo autonomo, e soprattutto attraverso il tetto dell’impianto monofalda (si immagini una vela) ospitante un tappeto di pannelli fotovoltaici (inclinazione 30/20 gradi - esposizione a sud-est). “Produrre ghiaccio attraverso il sole” sembra un controsenso, ma per i promotori di “Glaciazione Italia Fotovoltaica”:

1) l’impianto attraverso l’energia elettrica prodotta si autoalimenterà, mitigando gli oneri energetici di gestione in maniera graduale fino quasi ad azzerarli (Centro-Sud);

2) per i Comuni committenti sarà possibile accedere ai finanziamenti dedicati fino al 100% dei costi per la realizzazione degli impianti fotovoltaici, e riuscire a pagare le rate attraverso l’incasso dell’incentivo statale in “conto energia” (Dm 19-02-2007).

domenica 1 marzo 2009

GIFV il 5 Marzo “all’Isola delle idee Energethiche” a energethica '09 : 4° Salone dell'energia rinnovabile e sostenibile in GENOVA


Si chiama “Energethica”, è il salone delle energie rinnovabili e sostenibili, il suo obiettivo è proporre un progetto di sviluppo per le energie provenienti da fonti rinnovabili, è alla sua quarta edizione e si svolgerà a Genova dal 5 al 7 Marzo prossimi per confermare, se non migliorare, i dati dell’evento 2008: 308 espositori provenienti da 14 Paesi per 12.847 visitatori in rappresentanza di 15 Paesi.
Il tutto presso il “fiore all’occhiello” del quartiere fieristico genovese: il nuovo padiglione B opera di Jean Nouvel, con panorama unico sul mare.

In questo scenario dominato, forse non a caso, dalla luce naturale in un giuoco di riflessi grazie ad un sistema di ampie vetrate, fra cielo e mare, alle ore 16,30 di Giovedì 5 Marzo scenderà in pista
“all’Isola delle idee Energethiche” “THE ISLAND OF ENERGETHIC IDEAS” il progetto:
"Glaciazione Italia Fotovolatica – GIFV" (produrre ghiaccio attraverso il sole).
http://www.energethica.it/index_fiera_it.htm andare su EVENTI e Isola delle idee
Sessanta minuti per ripercorrere le tappe salienti di questa iniziativa, per certi versi unica, a partire dalla genesi nel Febbraio del 2006, in coda ai Giochi Olimpici di Torino, e fino alla confezione della bozza del Decreto governativo all’esame in Roma da alcune settimane, passando attraverso la “svolta fotovoltaica”.

Negli ambienti legati agli sport del ghiaccio del capoluogo ligure c’è una discreta attesa per l’illustrazione in fiera del progetto GIFV.
In città la fame di pratica di pattinaggio su ghiaccio cresce, e Franco Aromando, sostenuto da tutto l’Ice Club Genova relegato alla angusta pista al porto, da tempo si è fatto paladino della realizzazione di un impianto “omologabile” dalla Federghiaccio e, considerati i tempi e la risaputa parsimonia genovese, “risparmioso” quanto a costi di gestione. Ma questa è la ricetta del progetto GIFV, che Franco e tutto l’Ice Club non hanno perso tempo nello sposare totalmente (vedi notiza sul blog http://iceclubgenova.blogspot.com/)

lunedì 16 febbraio 2009

"Produrre ghiaccio col sole", architetto Cucinella ci proviamo ?

Ci è stato segnalato l'articolo a questo indirizzo:

http://www.quotidianocasa.it/2009/02/14/4423/una-casa-per-tutti-la-âmacchina-per-abitareâ-di-mario-cucinella-architetto.html

che di seguito Vi riportiamo rimandandovi comunque all'intervista.

Chiariamo subito che non si tratta di una “casa popolare” ma di un comodo, bello, accogliente, personalizzato e colorato appartamento in un complesso residenziale. Il vantaggio? 100 mq al costo di 100.000 euro! I dettagli nella nostra videointervista esclusiva all'architetto Mario Cucinella
Oltre allo slogan che caratterizza in prima battuta il progetto dello studio
MCA (Mario Cucinella Architects, Bologna) per una casa di 100 mq a 100.000 €, ce n’è un altro non meno impegnativo che dice: “50.000 li paghi tu, 50.000 li paga il Sole”.
In Italia, si sa, a coniare slogan accattivanti siamo maestri, anzi siamo un popolo di creativi, sennò come faremmo ad arrivare a fine mese?
Per scoprire dove sta il trucco sono andato a vedere dove nasce il progetto per farmi spiegare direttamente dall’architetto Mario Cucinella, scuola Renzo Piano, lavori e studi in mezzo mondo, come e perché a nessuno dei suoi colleghi progettisti sia mai passata prima per la mente un’idea simile.
E mi è sembrato di capire che le ragioni siano fondamentalmente due.
La prima (la più difficile da far digerire a chi poi dovrà passare dal progetto alla consegna della casa, chiavi in mano) che i ricavi in edilizia sono stratosferici e sarebbe ora di riportare le cose nell’ambito della normalità.
La seconda è che nessuno finora ha pensato di sfruttare come si deve gli incentivi del Conto Energia. Arabo? No, ITALIANISSIMO !
E come, di grazia?
Una famiglia che consuma poca energia – mi dice Cucinella – grazie all’installazione di 30 mq di pannelli fotovoltaici sul tetto di casa può cedere il surplus di energia elettrica prodotta all’Enel che gliela paga quattro volte più di quanto la vende, con un guadagno medio per nucleo famigliare di 250 € mensili! Un ottimo sistema per pagarsi in tutto o in parte il mutuo di casa!
Obiezione, Vostro Onore! E le giornate che non c’è il sole?
A questo provvede – ribatte l’architetto - una speciale assicurazione che copre il rischio. In maniera tale che la banca che concede il finanziamento può essere sicura al cento per cento che il contributo derivante dal Conto Energia sia costante nel tempo.»
Però, mi scusi, architetto: il Conto Energia, così com’è strutturato adesso, finiamo per pagarlo tutti noi cittadini, cioè anche la stragrande maggioranza che non ne usufruisce. In altri termini il solare fotovoltaico, e questo lo sappiamo tutti, di per sé non è conveniente; lo diventa esclusivamente grazie all’incentivo dello Stato, cioè di tutti noi. Le sembra una politica corretta?
Senta, bisognava creare – sottolinea il mio interlocutore - nei confronti del solare fotovoltaico un mercato. Bisognava dare quindi un segnale forte, ed è quello che si sta cercando di fare. Quando si creerà l’industria e soprattutto fra i cittadini la cultura del solare, vedrà che gli incentivi del Conto Energia ci sembreranno soldi spesi bene.
Anche perché – aggiunge – la strada da percorrere è quella: abitazioni a basso costo, a misura di desiderio, a basso impatto ambientale, a zero spese e zero CO2. Ma lei lo sa che che gli inglesi hanno già adottato delle misure per cui, a partire dal 2020 tutte le nuove costruzioni dovranno essere a zero emissione di CO2?
Non lo sapevo. Sapevo invece che entro il 2020 la Ue impone che si abbattano del 20% le emissioni.
Ci riusciremo in Italia? Dubito fortemente.
Ma se cominciassimo a ridurre le emissioni di CO2 delle nostre case (il 40% del totale, altro che traffico automobilistico!) qualcosa avremo pur fatto.
1. Prima di entrare nel vivo della ormai famosa casa 100 mq - 100 mila euro, vorrei che lei spiegasse ai nostri lettori il suo concetto dell’abitare la casa ai giorni nostri, con tutte le problematiche che attengono al costruire e all’usufruire di servizi.
2. Architetto Cucinella il suo progetto richiama alla memoria (la prenda come una sorta provocazione) quello dell’auto per il popolo, il famoso marchio della Volkswagen. E’ un paragone offensivo per lei? E in ogni caso da quale esigenza nasce il progetto?
3. Com’è la storia del trapano che viene adoperato in tutto 10 minuti prima di essere buttato via? Un emblema del nostro tempo e dello spreco organizzato?
4. Com’è stato accolto il suo progetto a basso costo e altrettanto basso prezzo? Una provocazione, un sovvertimento dell’ordine costituito, una bella invenzione?
5. Concretamente, architetto, lo slogan: “50 mila euro li paghi tu, 50 mila li paga il sole” è appunto uno slogan e basta? Quali calcoli sono stati fatti in questo senso, ed è davvero realizzabile una casa così? Dove sta il trucco?
6. Sono già stati realizzati dei moduli? E, visto che non si tratta di una casa singola, ma di agglomerati urbani, a chi si può rivolgere, per esempio una giovane coppia in cerca di casa?


Abbiamo allora scritto una e-mail :


Architetto Cucinella, complimenti per "50.000 li paghi tu, 50.000 li paga il Sole", ma che cosa ne dice di "Produrre ghiaccio col Sole"?
Raccogliamo la sfida?
D'accordo costruire case fv, ma che cosa ne dice di edificare uno dei massimi centri di aggregazione nel tessuto sociale urbano, una pista "ghiaccio" (non cattedrali nel deserto), ma una pista ghiaccio capace di azzerare i costi di gestione, che attraverso il Conto Energia copre la rata del mutuo per l'impianto fv e che non inquina, insomma "eco-sostenibile"?
Le "istruzioni" di massima sono contenute nel pacchetto di documenti costituenti il progetto "GLACIAZIONE ITALIA FOTOVOLATICA" che Le trasmetto in allegato (GIFV 1 - GIFV 2 - ...).
Mario Cucinella Architects firma la patinoire fotovoltaica in Genova (città della laurea), oppure in Palermo (città natale), oppure in Parigi (sede MCA Fra), la prima in Europa.
Architetto, raccogliamo la sfida? Attendo risposta. Grazie di cuore.
... Vi terremo aggiornati !!!!

giovedì 5 febbraio 2009

GIFV – La nota dell’Ufficio di Segreteria del Senatore Lucio Malan



Per amore di trasparenza e di completezza pubblichiamo il testo della cortese comunicazione giunta da Roma nella serata di ieri mercoledì 4 Febbraio, comprensivo dei dati del mittente, in quanto di dominio pubblico.
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In merito al vostro progetto "Glaciazione Italia Fotovoltaica" ,si comunica che il senatore Lucio Malan ha conferito con il sottosegretario Rocco Crimi e ha posto alla sua attenzione il materiale da voi inviatoci.
In attesa di un positivo riscontro porgiamo cordiali saluti
Segretaria senatore Lucio Malan





venerdì 23 gennaio 2009

GIFV -La bozza del provvedimento sottoposto all'esame "tecnico" della Sottosegreteria alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega allo sport

PREMESSA

Una iniziativa di pubblico interesse ritenuta congrua e meritevole trova in un provvedimento normativo della Pubblica Amministrazione (Comune, Provincia, Regione, Stato) il suo sbocco.

I cittadini possono promuovere una iniziativa di pubblico interesse anche a livello nazionale, attraverso lo strumento giuridico della proposta di legge di iniziativa popolare che i loro delegati (senatori e/o deputati) introducono in Parlamento presso le Commissioni competenti per materia al fine di avviare l’iter. Il percorso da proposta di legge a legge dello Stato è complesso e, in linea generale, dilatato in termini di tempo, considerato anche che sono due gli organi parlamentari (Camera dei deputati e Senato della Repubblica) che si esprimono sull’approvazione.

Una legge che enuncia i principi ed i criteri generali circa un argomento di fondo, una volta approvata, necessita poi di uno o più provvedimenti cosiddetti “di attuazione”, cioè in sostanza di regolamenti che spiegano ai destinatari della norma le modalità pratiche per farla funzionare e rispettare (per esempio: gli enti pubblici di riferimento, la modulistica da utilizzare, le scadenze…). Alcuni esempi di norme di attuazione di natura “governativa”, cioè elaborati ed emanati da organi componenti il Governo: il Decreto Presidente Consiglio dei Ministri (Dpcm), il Decreto ministeriale (Dm), il Decreto interministeriale.

L’ INIZIATIVA “GLACIAZIONE ITALIA FOTOVOLTAICA – GIFV”

Dal punto di vista della sua architettura giuridica, l’iniziativa GIFV, fin dal suo avvio nel Febbraio del 2006 da parte di due cittadini piemontesi, non è stata concepita come una possibile “proposta di legge di iniziativa popolare”, poiché, secondo gli stessi promotori, esistevano ed esistono due leggi dello Stato in materia di opere di pubblico interesse (la Legge 27 Dicembre 2002, n. 289, e la Legge 26 Ottobre 2003, n. 291) propedeutiche alla “attuazione” del progetto.

Quindi si trattava di elaborare la bozza di uno o più strumenti governativi (Dpcm, Dm …) da “appoggiare” sulle suddette leggi che, per certi versi, potrebbero essere viste come delle cosiddette “leggi quadro”: c’è la cornice (appunto la legge), occorre riempire la tela interna con il contenuto (decreti).

Come ha deciso di muoversi GIFV, una volta conosciuto nella Primavera del 2008 l’impianto strutturale dell’odierno Governo?

Il progetto GIFV investe materie di competenza di diversi dicasteri: Ministero per i Beni e le Attività Culturali (fondi Arcus), Ministero per le Infrastrutture ed i Trasporti (opere pubbliche), ed ancora Ministero per l’Ambiente (pannelli fotovoltaici); di fondo esso tratta di impiantistica sportiva, di sport, la cui trattazione, con la soppressione del relativo ministero, è stata delegata dall’Ufficio della Presidenza del Consiglio dei Ministri ad una delle Sottosegreterie presso la Presidenza stessa.

GIFV ha elaborato di conseguenza la bozza di un Decreto Presidente del Consiglio dei Ministri, di cui la Sottosegreteria dovrebbe farsi ispiratrice nello svolgimento del doppio ruolo di promozione e di regia dell’iniziativa nei confronti dei dicasteri sopra indicati.

LA BOZZA DEL PROVVEDIMENTO

Per amore di trasparenza, che si ritiene stia alla base di una rete sociale (social network), e quindi in primo luogo verso coloro che hanno aderito, aderiscono, stanno aderendo ed aderiranno a questa iniziativa, GIFV rende pubblica la bozza della sua “Proposta di Decreto Presidente del Consiglio dei Ministri” all’esame dei competenti uffici presso la Sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega allo Sport in Roma.

In essa, in fondo, è racchiusa la sintesi di questa singolare esperienza.

* * *

B O Z Z A 4

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri …

Criteri dei parametri per la contribuzione statale a favore di un progetto su scala nazionale di realizzazione diffusa e razionale di impianti sportivi di base nell’àmbito degli sport del ghiaccio
alimentati da fonti rinnovabili di energia

(Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale …, n. ...)

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Il Presidente del Consiglio dei Ministri

Visto l’art. 157 del Decreto Legislativo 31 Marzo 1998, n. 112 in base al quale la competenza alla predisposizione di programmi di impiantistica sportiva è stata trasferita alle Regioni ed è stata riservata allo Stato la determinazione dei criteri relativi agli interventi;

Visto l’art. 60, comma 4 della Legge 27 Dicembre 2002, n. 289, con il quale è stato garantito il periodico rifinanziamento delle attività del Ministero per i Beni e le Attività Culturali;

Visto l’art. 2 della Legge 16 Ottobre 2003, n. 291 recante l’istituzione di Arcus spa, Società per lo sviluppo dell’arte, della cultura e dello spettacolo, avente il compito di attuare interventi nei predetti settori, oltre che in quello sportivo, sotto la vigilanza del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e di concerto con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;

Al fine di assicurare la realizzazione di interventi diretti a fronteggiare la carenza e la disomogeneità sul territorio nazionale di strutture di base per la pratica degli sport del ghiaccio anche in prospettiva della organizzazione in Italia dei Campionati Mondiali di Pattinaggio di figura del 2010;

Sentita la Federazione Italiana Sport del Ghiaccio (F.I.S.G.);

Sentita la Conferenza Unificata nella seduta del …

Decreta:

1. Destinatari della contribuzione statale

Possono accedere alla contribuzione statale prevista dal presente decreto, in presenza dei prescritti requisiti, i Comuni (singoli od associati) nella misura per ciascuna Regione indicata nella seguente tabella:

Regione

Numero plessi

* Piemonte

4

* Lombardia

da 2 a 4

* Veneto

da 2 a 3

* Friuli Venezia-Giulia

2

* Liguria

1

* Emilia-Romagna

da 2 a 3

* Toscana

4

* Marche

1

* Umbria

1

* Lazio

2

* Campania

2

* Molise

1

* Puglia

2

* Basilicata

1

* Calabria

1

* Sicilia

2

* Sardegna

1

2. Criteri di priorità

Ai fini dell’ottenimento della contribuzione statale, e stante la particolare tipologia degli impianti oggetto del presente decreto, i programmi regionali degli interventi dovranno uniformarsi ai criteri di priorità appresso indicati:

a) l’ assenza di impianti omologati dalla F.I.S.G. nell’arco di 40 chilometri, con esclusione delle Città metropolitane;

b) la realizzazione contestuale e connessa all’impianto sportivo di congegni per l’alimentazione energetica dello stesso attraverso l’impiego di fonti rinnovabili di energia;

c) l’applicazione delle disposizioni in materia di eliminazione delle barriere architettoniche;

d) la previsione all’interno degli impianti di uno spazio destinato a Museo tematico che abbia come oggetto la valorizzazione di elementi del patrimonio e della tradizione sportiva locali (*).

3. Contribuzione statale

E’ autorizzata la spesa di 1.897.087 euro per ciascuno degli anni dal … al … (10 anni) (OPPURE: è autorizzata la spesa di 1.264.725 per ciascuno degli anni dal … al … - 15 anni) a valere nell’àmbito delle risorse di cui all’articolo 60, comma 4, della legge 27 dicembre 2002, n. 289, per la concessione di contributi in conto capitale ai Comuni in cui si realizzano interventi di costruzione di cui al presente decreto, con il limite massimo di 542.025 euro per ciascun intervento e di 35 interventi complessivi. I contributi sono concessi con decreto del Ministro per i Beni e le Attività Culturali, d’intesa con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.

4. Modalità di presentazione delle istanze

Le modalità ed i termini di presentazione delle istanze e della relativa documentazione, ed i criteri di formazione delle graduatorie sono stabiliti dai competenti organi regionali e comunicati al Ministero per i Beni e le Attività Culturali entro novanta giorni dalla data di pubblicazione del presente decreto sulla Gazzetta Ufficiale.

Entro i successivi centottanta giorni le regioni trasmettono i programmi regionali degli interventi ai fini delle conseguenti determinazioni in ordine alla erogazione dei contributi statali.

Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, previa registrazione da parte della Corte dei conti.

Roma, …

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(*) Al fine della applicazione coerente del meccanismo di cui all’art. 60, comma 4 della Legge 27 dicembre 2002, n. 289, invocato dai promotori del Progetto “Glaciazione Italia Fotovoltaica”, si invita il legislatore di voler valutare l’inserimento del “vincolo museale”, in analogia a quanto previsto dall’art. 1, coma 1, lettera b) del Decreto 17 novembre 2004 (Criteri e modalità per la ripartizione e l’assegnazione delle risorse attribuite all’Istituto per il Credito Sportivo, ai sensi dell’articolo 3 della Legge 29 dicembre 2003, n. 376). Anche in tale occasione si trattava di risorse finanziarie concesse dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali all’Ics.

B O Z Z A 1

Relazione di accompagnamento al

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri …

Criteri dei parametri per la contribuzione statale a favore di un progetto su scala nazionale di realizzazione diffusa e razionale di impianti sportivi di base nell’àmbito degli sport del ghiaccio
alimentati da fonti rinnovabili di energia

L’Italia nell’inverno del 2006 ha ospitato le Olimpiadi invernali di Torino. Tra le eredità lasciate al Paese da questo evento planetario, quella della impiantistica sportiva nel settore del ghiaccio spicca anche in considerazione della accresciuta domanda di pratica delle attività del pattinaggio di figura nel Paese.

Una economia reale intorno a questa attività è possibile in Italia, a patto che la carenza generale e la disomogeneità del patrimonio impiantistico di settore siano affrontati. Settanta sono gli impianti al febbraio 2006 censiti dalla Federazione Italiana Sport del Ghiaccio (Fisg), di cui il 59% collocati nel Triveneto (29 nel solo Trentino-Alto Adige dove, non a caso, si registra una produzione ed uno scambio di beni e servizi legati in via diretta o per indotto al settore).

Il legame intrinseco fra impiantistica sportiva e sviluppo di una economia reale è testimoniato dal nuoto, disciplina olimpica, secondo sport praticato in Italia dopo il calcio con un patrimonio di piscine riscontrato dal CNEL nel 2003 di 6.045 strutture, e dal golf, sport non olimpico, che a tutto il 2005 registrava 276 impianti omologati dalla federazione.

L’esempio europeo più eclatante in tal senso e restando nel comparto in questione è la Francia, con un patrimonio di 147 patinoire omologate fino a febbraio 2006, di cui l’83% realizzato a cavallo dei due eventi olimpici invernali ospitati dalla nazione transalpina: Grenoble 1968 ed Albertville 1992.

Nel rispetto dell’autonomia programmatica regionale in materia di impiantistica sportiva sancita dall’art. 157 del Decreto Legislativo 31 Marzo 1998, n. 112, il Decreto fissa i criteri dei parametri per una contribuzione statale parziale a favore di quegli enti locali che, all’interno di un piano coordinato nazionale di interventi volto a fronteggiare la carenza e la disomogeneità territoriale di strutture del comparto degli sport del ghiaccio, realizzeranno in via diretta od attraverso concessionari impianti sportivi di base (ex delibera Giunta C.O.N.I. 15 luglio 1999) alimentati da fonti rinnovabili di energia.

Si giunge così a coniugare all’interno di questo piano pluriennale a sostegno di una economia reale specifica investimenti in opere di urbanistica ed energie rinnovabili, vale a dire una delle principali soluzioni auspicate dai principali governi nel mondo per mitigare le conseguenze della delicata situazione economico-finanziaria che sta interessando il pianeta.

Senza contare che la fonte delle risorse per la copertura della contribuzione statale, derivando dal meccanismo del ristorno ex comma 4, art. 60 della Legge 27 dicembre 2002, n. 289, sul valore delle opere deliberate Cipe, non fa che incrementare la virtuosità di un circuito in cui le grandi opere pubbliche alimentano altre opere pubbliche.

Si passa ora all’esame in dettaglio dei quattro paragrafi costituenti il Decreto.

Al primo paragrafo (Destinatari della contribuzione statale), attraverso una apposita tabella, vengono indicati per ciascuna Regione il numero dei plessi di edificazione oggetto di contribuzione statale.

L’assenza delle Regioni Abruzzo, Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta, rispettivamente già dotate di due, di ventinove e di due strutture omologate, va letta nell’ottica della ratio legis del provvedimento tendente ad un sostanziale riequilibrio ragionato del patrimonio impiantistico del comparto sul territorio nazionale, tenuto conto delle diverse peculiarità geofisiche ed antropologiche dello stesso.

A ribadire la linea ispiratrice di cui sopra l’ “assenza” di impianti limitrofi omologati dalla Federazione Italiana Sport del Ghiaccio (Fisg) è posta al primo punto (sub-a) del paragrafo 2 recante i Criteri di priorità ai quali dovranno attenersi i programmi regionali nella stesura delle graduatorie degli enti locali ai fini della assegnazione della contribuzione statale, con esclusione delle Città metropolitane (Bari, Bologna, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Torino e Venezia).

Secondo tra i requisiti prioritari, ma di fatto caratterizzante un piano che si prefigge di incentivare l’impiego diffuso di fonti energetiche rinnovabili (a partire da quella solare) all’interno dell’intiero settore impiantistico sportivo, assurgendo ad esperienza pilota nazionale, è quello della previsione da parte degli enti locali istanti di dotare di siffatti impianti la struttura sin dalla fase progettuale.

Il “requisito museale”, di cui al punto sub-d) del paragrafo, ricalca in analogia quanto previsto dall’art. 1, coma 1, lettera b) del Decreto 17 novembre 2004 in materia di risorse attribuite al settore sportivo dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

Il terzo paragrafo (Contribuzione statale) definisce i confini dell’intervento da parte dello Stato in termini di:

- importo complessivo: € 18.970.870;

- importo annuale per ciascuno dei dieci anni (oppure: dei quindici anni): € 1.897.087 (oppure: € 1.264.725);

- importo per ciascuno impianto: € 542.025;

- numero complessivo degli impianti sovvenzionati: 35.

Le procedure ed i tempi di attuazione del piano sono indicati nel quarto paragrafo (Modalità di presentazione delle istanze).

Nel caso in cui una o più Regioni non presenteranno alcuna candidatura da parte degli enti locali, l’eventuale riassegnazione dei fondi di spettanza e le conseguenti modalità saranno oggetto di un successivo provvedimento.

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