martedì 6 gennaio 2009

GIFV - Glaciazione Italia Fotovoltaica : Obiettivi

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“Glaciazione Italia Fotovoltaica” è stata avviata all’indomani dei Giochi Olimpici invernali da due cittadini piemontesi, il torinese Aldo Antonio De Trovato ed il biellese Carlo Guglielminotti Bianco con il proposito di:
“Raccogliere una delle eredità delle Olimpiadi di Torino 2006, quella impiantistica, lasciando un segnale concreto nel Paese dell’evento planetario dove c'è stata una generale accresciuta domanda di consumo reale di pratica del pattinaggio testimoniata dalle piste mobili natalizie in piazza sparse un po’ dovunque nella Penisola.
Il tutto però dovrà avvenire all'insegna del risparmio economico, energetico e nel rispetto dell’ambiente.”
Questa esperienza è già in corso da più di due anni, ed il suo sviluppo è stato reso possibile grazie anche ai contributi tecnici volontari offerti da esperti.
Il prototipo di pista ghiaccio contemplato nello studio è il cosiddetto “impianto di esercizio” secondo i canoni del Coni (delibera di Giunta 15-7-1999): strutture fruibili innanzitutto per la pratica dell’attività di base (scuole, associazioni sportive dilettantistiche, tempo libero…). Insomma no a cattedrali nel deserto!
L’indagine “Glaciazione Italia Fotovoltaica” ha i seguenti due obiettivi:
1) dotare di almeno una patinoire coperta dalle dimensioni omologabili per la federghiaccio (m. 26 x 56 – m. 30 x 60) le nove Regioni italiane che ne sono sprovviste (Basilicata, Calabria, Campania, Liguria, Molise, Puglia, Sardegna, Toscana ed Umbria);
2) riequilibrare in parte sul territorio nazionale l’attuale patrimonio di piste di pattinaggio su ghiaccio regolamentari concentrato nel Triveneto (il 59% dei 70 impianti censiti).
“Glaciazione Italia Fotovoltaica” evidenzia che la spesa energetica è quella che incide maggiormente nei costi per la gestione di una pista, a causa del mantenimento dei 1.800 metri quadrati di pavimentazione ghiacciata.
Per i promotori dell’iniziativa puntare quindi nei confronti delle Municipalità su impianti “risparmiosi” non solo in termini di costi di realizzazione (impianti di esercizio), ma anche e soprattutto sotto l’aspetto gestionale e, aspetto non secondario, su impianti “eco-sostenibili” rispettosi dell’ambiente, è diventata una condizione molto importante per il successo dell’iniziativa.
“Produrre ghiaccio attraverso il sole” sembra un controsenso, ma per i promotori di “Glaciazione Italia Fotovoltaica”:
1) l’impianto attraverso l’energia elettrica prodotta si autoalimenterà, mitigando gli oneri energetici di gestione in maniera graduale fino quasi ad azzerarli (Centro-Sud);
2) per i Comuni committenti sarà possibile accedere ai finanziamenti dedicati fino al 100% dei costi per la realizzazione degli impianti fotovoltaici, e riuscire a pagare le rate attraverso l’incasso dell’incentivo statale in “conto energia” (Dm 19-02-2007).

1 commento:

  1. Per una città come Genova, che si dichiara "Denuclarizzata" sarebbe motivo di orgoglio ad essere una delle prime ad essere dotata di una simile struttura.Le necessità sono due: 1) Genova ha una popolazione giovanile scarsa ma multietnica, la necessità di creare luoghi di aggregazione per i giovani è fondamentale per il suo futuro. 2) Non basta allacciarsi al nord con "l'alta velocità" se poi non si creano le motivazioni di mobilità

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