martedì 20 gennaio 2009

GIFV - Roma, dovrebbe partire il conto alla rovescia

Nell’era di internet in genere lo start-up di una iniziativa passa anche attraverso un sito web di lancio. Per GIFV, esperienza per certi versi rivoluzionaria, l’ordine si è capovolto: il progetto, avviato sull’asse Biella-Torino nel Febbraio del 2006 con obiettivo Palazzo Chigi, nella sua quasi intierezza è sbarcato in rete (Facebook e Blog) a Capodanno, allorché la documentazione era già approdata da alcune settimane nella Capitale.
Dai primi giorni di Dicembre i dossier sono infatti oggetto di esame da parte del dottor Salvatore Proto, Responsabile impiantistica sportiva presso l’Ufficio di Sottosegreteria alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega allo sport, presieduto dal Sottosegretario On. Rocco Crimi.
Una volta recapitato il plico, il programma prevedeva l’avvio in parallelo della fase di concertazione politica. In che cosa consiste? In una audizione al cospetto del Sottosegretario con delega allo sport, On. Rocco Crimi, dei referenti in Roma del progetto, i senatori Lucio Malan e Gilberto Pichetto Fratin, incentrata sulla candidatura di GIFV ad assurgere a materia di decretazione governativa (un decreto Presidente del Consiglio dei Ministri piuttosto che un decreto interministeriale, tenuto conto che il tema interessa più dicasteri, il tutto su iniziativa e dietro il coordinamento da parte della Sottosegreteria con delega allo Sport). In altre parole la Sottosegreteria con delega allo sport, fatto proprio il progetto, sulla base dei poteri e delle competenze conferitole con Decreto Presidente Consiglio dei Ministri 13 Giugno 2008, dovrebbe farsi promotrice e regista dell’operazione attraverso uno o più tavoli di concertazione con i ministeri interessati, la Conferenza Stato-Regioni, il Coni e la Federghiaccio.
Nel caso in cui la Sottosegreteria con delega allo sport sposasse il progetto GIFV, e nell’ipotesi in cui si decidesse di puntare sulla prima opzione proposta in materia di contribuzione statale (fondi Arcus spa), un ruolo di indirizzo fondamentale verrebbe svolto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali di concerto con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nel destinare, anche sulla base di precedenti significativi (Legge n. 291/2003), un rivolo del 3% delle opere pubbliche deliberate Cipe al piano GIFV. Soluzione che, impiegando una quota di risorse già impegnate nel bilancio dello Stato, dovrebbe trovare il consenso anche da parte del Ministero dell’Economia. La opzione Arcus è la prima di una gamma di soluzioni alternative contenute nel dossier GIFV.
GIFV ritiene che si possa affermare che il progetto rappresenterebbe per tutta una serie di motivi, a partire da quello del modello innovativo anche per gli altri Paesi della Ue, una sorta di fiore all’occhiello per la Sottosegreteria alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega allo Sport; i presupposti ci sono: da Torino 2006 a Torino 2010, passando attraverso i dati dell’indagine Eurisko Gfk (2008).
L’incognita circa l’accoglimento governativo della candidatura di cui si diceva in apertura potrebbe essere racchiusa intorno alla valutazione delle possibili conseguenze che un progetto per certi versi “rivoluzionario” come GIFV potrebbe arrecare in termini di possibili incrinature di certi equilibri interdisciplinari nell’àmbito del panorama politico sportivo, per esempio rispetto al lungo e delicato percorso parlamentare del disegno di legge in materia di stadi ed altri impianti per sport professionistici di nuova generazione.
Nel corso di questa settimana dovrebbe essere formalizzata al Sottosegretario con delega allo sport, On. Rocco Crimi, la richiesta di audizione.